Il Patt ritorna al tavolo per discutere con Upt e Pd
Questa sera l’incontro decisivo: o si trova l’accordo o la coalizione si rompe Intanto «Pergine Futura» domani presenta volti e programmi per la città
PERGINE. Ultima chiamata stasera per la possibile coalizione a sei. Con il Patt che ha deciso di partecipare secondo quanto ci ha dichiarato ieri Roberta Bergamo, segretaria politica perginese. «Ma le nostre intenzioni sono le stesse dell’altra sera», ha subito aggiunto. E salvo ripensamenti dell’ultima ora, anche stasera, il panorama potrebbe non essere modificato. E allora, Upt con Marco Osler, Pd con il proprio candidato a sindaco il cui nome non è stato comunicato, ma, a questo punto è indifferente, in quanto l’Upt non intende cedere su Marco Osler.
«Il sindaco è nostro», ha detto ieri Alberto Filippi. Si attende la decisione del Patt: se tiene duro in fatto di rinnovamento (del Pd), e in caso contrario quindi disposto correre da solo (ma con la Civica), la strada si fa in salita per avere un proprio sindaco. Potrebbe ottenere (subito) la seconda carica se sceglie l’Upt, mentre se lo appoggia al ballottaggio, la musica potrebbe essere diversa. E intanto, le primarie si allontanano. Salta la data decisa dal Pd (domenica 7), più facile, eventualmente, parlare del 14 aprile, ma con seggi in ogni frazione. Ma per il Patt, le primarie sono tabù. Qualunque sia lì’esito della riunione di stasera, lo scontro finale sembra tra Upt e Pd con l’incombente rischio di andare alle urne in ordine sparso e poi ballottaggio, con le forze politiche moderate a scegliere l’Upt, piuttosto che il Pd. Quindi occhi puntati sulla riunione di stasera, ma per certi versi anche l’appuntamento di domani sera potrebbe essere importante.
Fa capolino una nuova forza politica moderata. In sala Banda scende in campo Pergine Futura con Daniele Lazzeri alle spalle. Per il momento si tratta di una «serata dedicata all’approfondimento e al confronto sulle problematiche e sulle aspettative della cittadinanza. Agiamo perché sollecitati - dice Daniele Lazzeri - perché sono aumentati gli abitanti, è aumentata l’urbanizzazione, è aumentata la litigiosità dei partiti che componevano la maggioranza». Tra i personaggi che diranno la loro anche Christian Casagrande, imprenditore del trasporto persone per il quale «un’idea di rilancio del trasporto urbano si potrebbe ottenere con la creazione di un servizio navetta estivo serale (21-4) da e per le zone del lago per le serate nei locali o per chi da là sia ospite delle iniziative in città». E così per Giorgio Fuoli, ex comandante dei vigili del fuoco di Pergine e da sempre operatore nel settore del volontariato per disabili, che sostiene come «i tempi difficili rendono sempre più necessario la partecipazione di ogni cittadino con le proprie capacità, potenzialità e - perché no - debolezze, alla costruzione di un contesto in cui nessuno si possa sentire inutile od addirittura un peso». Matteo Moser, fondatore di “FaReJazz” è convinto che «Pergine deve tornare ad essere un punto di riferimento in ambito culturale, ne ha al suo interno le risorse e un mondo legato al volontariato e all’associazionismo in grado di farlo che raramente si incontra in altre comunità». Tra i relatori di domani anche Paolo Fontanari, presidente dell’Associazione Agraria Pergine e Roberto Oss, esperto di contabilità pubblica e attento osservatore degli effetti portati dai tagli governativi agli enti locali. Coordinatore, sarà Augusto Grandi, giornalista del Sole 24 Ore a Torino e conoscitore della comunità perginese.
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