Il PalaTrento non ha cambiato nome: «Troppa burocrazia» 

Dal primo gennaio doveva diventare «Blm Group Arena» L’assessore Uez: «Peccato, siamo lenti, rimedieremo»



TRENTO. Dal primo gennaio la grande scritta lampeggiante “Blm Group Arena” sarebbe dovuta campeggiare sul tetto del PalaTrento, che a quel punto avrebbe cambiato nome, come da contratto con il Comune. Ma i tifosi che in questa prima settimana dell’anno sono stati in via Fersina ad assistere alle partite della Dolomiti Energia e della Diatec si sono accorti che al palazzetto non era cambiato nulla: era rimasta la tutt’altro che sfavillante scritta gialloblu“PalaTrento”.

Che cosa è successo? «La burocrazia, siamo lenti, purtroppo» osserva l’assessore allo sport di Palazzo Thun, Tiziano Uez cui va riconosciuto il merito di aver voluto dare un nome, e quindi uno sponsor pagante, ad una struttura frequentata da migliaia di trentini, sempre sui giornali ed in tv, nonché molto visibile dall’Autobrennero: «Dopo anni in cui non era successo nulla, abbiamo fatto le corse per fare il bando. Abbiamo trovato la Blm Group, che ha scelto la dizione Arena, ma poi i tempi della burocrazia hanno rallentato il tutto. Tra l’altro le pratiche sono arrivate negli uffici nel periodo più impegnativo, nei mesi di novembre, con gli uffici impegnati nella messa a punto della manovra finanziaria. Oddio le scusanti ci sono ma è un peccato non aver iniziato il nuovo anno con il nuovo nome del PalaTrento».

Vero è che Uez, che nella vita è un imprenditore, ha utilizzato nella vicenda la stessa pragmaticità che ha nella vita di ogni giorno. Ha maturato l’idea e l’ha tramutata in un bando nel giro di poche settimane. Poi la frenata anche perché il Comune di Trento, dopo non aver mai chiesto un euro a nessuno per sponsorizzare il palazzetto ha pensato bene di farsi anticipare dalla Blm Group, l’intero importo della partnership, un accordo che vale cinque anni e che pesa per un milione e 200 mila euro. Sì proprio un milione e 200 mila euro che il Comune ha pretesto in anticipo, per tutta la durata della sponsorizzazione. Una modalità che non risulta essere proprio quella che va per la maggiore in Italia: «Beh, abbiamo imparato una lezione, ci dispiace ma a questo punto - osserva l’assessore Uez - mi auguro che l’Arena possa avere la nuova dizione Blm Group entro due settimane».

Infatti la Blm, leader a livello mondiale - con una sede a Levico - nella produzione di macchine per taglio laser e curvatubi, si è aggiudicata la gara indetta dall'amministrazione comunale. Blm ci teneva ad associare il proprio nome con la casa dello sport trentino, tanto da raddoppiare la base d’asta e da garantire alle asfittiche casse del Comune la non disprezzabile cifra di un milione di euro nei prossimi cinque anni. Il cambio pareva assolutamente congruo, ma ora si parta.

(g.t.)













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