Il marchese diventa attore e promuove i vini lagarini
Carlo Guerrieri Gonzaga al Mart tra decine di comparse sul set del film di Orgnani Una lunga notte di “lavoro”: «Un po’ dura, ma questa esperienza mi ha divertito»
ROVERETO. «Silenzio, motore, ciak...» Sotto la cupola del Mart gli ordini vengono ripetuti all’infinito dalle prime luci della sera fino quasi all’alba. Ore ed ore per girare alcune scene di Vinodentro” il film del regista Ferdinando Orgnani prodotto in collaborazione con la Film Commission della Provincia che ha scelto anche il museo di arte moderna tra i vari set in diversi luoghi del Trentino. Tanti ciak e tante le comparse che per una notte intera hanno “recitato” (soltanto con la presenza) la loro parte sopportando anche il freddo che con il passare delle ore le ha messe alla prova con i tempi lunghi richiesti dalle riprese cinematografiche. E qualcuno, stremato e arrabbiato per l’orario oltre a quello stabilito, se ne è andato prima della fine delle riprese.
Un film che è anche uno spot per il vino trentino, in particolare per quello lagarino. E a promuovere l’eccellenza della produzione del Basso Trentino c’era anche il marchese Carlo Guerrieri Gonzaga della Tenuta di San Leonardo che nel film ricopre il suo di esperto e di assaggiatore in una giuria durante una degustazione di vini alla cieca.
Il presentatore della serata impersonato da Goiele Dix ha ricordato che «ci troviamo al Mart, nel tempio dell’arte contemporanea... che per la prima volta si apre ad una giuria di sei esperti... per un concorso che mette in palio un premio di 25.000 euro offerto da Trento doc». Poi la presentazione dei giurati, tra i quali appunto il marchese Guerrieri Gonzaga.
«Ho accettato di buon grado di partecipare al film in quanto presidente della Casa del vino per promuovere i vini della Vallagarina. Credo - ha spiegato tra una pausa e l’altra - che anche un film come questo possa contribuire a far conoscere e a far apprezzare le nostra produzione». Un’esperienza nuova «che mi ha divertito. Davvero piacevole se non fosse che fa piuttosto freddo...»
«Un attore straordinario» lo definisce il regista Ferdinando Orgnani. «Un bravo improvvisatore che ha dimostrato di saper muoversi con disinvoltura su un set cinematografico». Il regista, che può contare tra l’altro su un direttore della fotografica del calibro di Dante Spinotti (due nomination agli Oscar), ha voluto girare al Mart sia in quanto appassionato di arte contemporanea che per una sorta di “omaggio” alle sue origini roveretane, in particolare alle due nonne che di cognome erano Martini e Gilberti. «Finieremo di girare tra un paio di settimane - afferma il regista - Una bella esperienza anche per la promozione di un territorio, come il Trentino, che io amo». (g.r.)
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