Il governo: carcere per chi provoca le valanghe
Provvedimento in arrivo dopo l'ennesimo weekend tragico
ROMA. Sei morti, una decina di feriti di cui almeno due in gravissime condizioni, un disperso, centinaia di soccorritori impegnati nelle ricerche sotto la neve: dal Piemonte al Veneto, è stato un week end nero sulle montagne italiane, complice anche l’imprudenza di sciatori ed escursionisti che ancora una volta non hanno rispettato le indicazioni provenienti dai bollettini meteo.
E proprio per evitare il ripetersi di tragedie spesso evitabili con comportamenti più attenti, il governo - su proposta del Dipartimento della Protezione Civile - ha presentato un emendamento al decreto legge sulle emergenze in discussione al Senato: è previsto il carcere per chi, provocando una valanga, si rende responsabile della morte di altre persone e cinquemila euro di ammenda per chi scia fuori pista o compie escursioni in montagna quando i bollettini nivo-meteorologici indicano una situazione di reale pericolo. Il provvedimento ha già ricevuto ricevuto il via libera dalla commissione Ambiente e sarà ora l’Aula del Senato a decidere se approvarlo o meno.