Il ginecologo di Riva Andrea Stampini a Le Iene: «Sono laureato dal 1977»
Il medico che lavorava all'ospedale di Riva e accusato di non avere la laurea si difende ai microfoni Mediaset. E l’Unione consumatori accusa l’Azienda sanitaria: «Ci negano gli atti»
ALTO GARDA. «La laurea? L'ho conseguita nel 1977». Sono le parole di Andrea Stampini, l'uomo accusato di aver esercitato la professione medica quasi 40 anni (e con una lunga parentesi a Riva, come primario facente funzioni del reparto di ostetricia-ginecologia) senza averne titolo. È la prima volta che Stampini parla del caso che lo vede coinvolto. Ad intercettarlo è stato il programma televisivo Le Iene, che ha mandato in onda un servizio lunedì.
Ma della vicenda di Stampini si è occupato anche Giancarlo Magalli sul programma di Rai Due “I fatti vostri”. Ieri il conduttore ha ospitato Antonio Tognoni, coordinatore per il Veneto e il Trentino Alto Adige dell'Unione nazionale consumatori, associazione che sta cercando di avviare una causa collettiva contro Stampini. Tognoni, tra l'altro, ha accusato l'Azienda sanitaria trentina di non voler fornire la documentazione relativa all'assunzione di Stampini a metà anni Ottanta (prima della nascita dell'Azienda stessa, che ha riunito nel 1995 le Unità sanitarie locali): «Ci hanno risposto che non possono fornire documenti relativi alla vita privata dei dipendenti – ha detto ieri Tognoni – qui nessuno vuole avere informazioni di carattere privato, ma gli atti con cui l'ente pubblico ha assunto un professionista. L'Azienda sanitaria è tenuta per legge a fornirli. Ho inviato una nuova richiesta: se entro cinque giorni non rispondono, presenterò un esposto in Procura».
Da parte sua l'Azienda sanitaria trentina conferma di aver negato gli atti a Tognoni, appellandosi alla normativa provinciale in materia, ovvero al decreto 17 del 5 luglio 2007: «Il diritto di accesso agli atti è escluso – recita la norma cui si appella l'Azienda - per i documenti concernenti la vita privata o la riservatezza di persone fisiche, di persone giuridiche, di gruppi, di imprese e di associazioni, con particolare riferimento all’interesse epistolare, professionale, finanziario, industriale e commerciale di cui siano in concreto titolari».
Tornando alle parole di Stampini, Le Iene (che in apertura di servizio hanno intervistato i parenti di due donne morte sotto i ferri dell'uomo ora sotto accusa) lo hanno incalzato con in mano i documenti che incastrerebbero il presunto medico. Da una parte la lettera della segreteria dell'Università di Bologna che esclude di avere nell'elenco dei laureati Andrea Stampini. Dall'altra l'inviata del programma Mediaset mostra il documento firmato da un notaio e consegnato all'Ordine dei medici di Ravenna con il quale Stampini certifica la laurea.
Nel documento ci sarebbe però una palese incongruenza tra il voto finale (104/110) e la reale media dei voti, molto più bassa. Di fronte a quelle che appaiono come evidenze, Stampini le bolla come “impossibili”. Ma aggiunge che «qualcosa è successo, ma non so cosa». «Non è assolutamente vero che ho operato per 40 anni senza laurea – ha detto Stampini – io mi sono laureato a Bologna nel 1977». Rispetto alle accuse, Stampini dice che non risponderà sino a quando «non avrò le idee più chiare. Non abbiamo ancora il fascicolo del pm». Delle due vittime, per le quali oggi i parenti chiedono giustizia, l'uomo non vuole parlare: «Scuse alle famiglie? Non certo da me».
Chi ha scaricato Stampini è certamente l'ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa. «Stampini ha imbrogliato anche noi», ha dichiarato a Le Iene Fernando Antonio Compostella, direttore generale della struttura sanitaria dove Stampini ha lavorato a lungo.
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