Il federalismo è più vicino
Il federalismo fiscale è la soluzione possibile che dobbiamo perseguire uniti. E’ finalmente a portata di mano, mai come in questo momento le Regioni del Nord sono state vicine al raggiungimento di questo traguardo.
Una serie di fattori facilitano questo processo: innanzi tutto la forza del movimento che di questo punto ha fatto una questione irrinunciabile del suo programma politico, la Lega. Poi, l’ormai diffusa consapevolezza nell’opinione pubblica, non solo del Nord della necessità di portare a compimento le riforme. Ancora: la coscienza che il federalismo è l’unica forza centripeta in grado di tenere unito il Paese.
Infine, la presenza di interlocutori istituzionali in buona fede e aperti al cambiamento, penso non solo al Governo ma innanzitutto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il Nord-Est deve fare squadra per ottenere una più equa distribuzione del gettito fiscale, dobbiamo riuscire insieme al Nord-Ovest a presentare le nostre istanze a Roma. Tutto il Nord deve riuscire a dare un corpo reale e fattuale alla questione settentrionale, che è nell’agenda del Paese da sin troppo tempo.
La novità rappresentata dall’elezione di due presidenti di Regione della Lega, che ha fatto del federalismo la sua ragione sociale, si accompagna ad una presenza istituzionale federalista anche a livello nazionale. Insomma ci sono tutte le condizioni per portare a casa la vera riforma istituzionale e in questo senso, coordinando le diverse esigenze territoriali, dobbiamo muoverci.
E’ naturale che andando in questa direzione sia necessario tenere conto delle diverse esigenze territoriali e delle comuni istanze. Non è un caso che proprio durante la campagna elettorale i candidati del centro destra si siano incontrati tutti a Genova per prendere un comune impegno sul federalismo.
In questo il contributo di tutte le regioni del Nord, anche quelle con uno statuto autonomo alle spalle, è fondamentale, solo con il dialogo e il confronto di tutte le esperienze riusciremo ad ottenere quello che non esito a definire un diritto delle nostre genti e dei nostri territori.