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Il Daspo urbano arriva in aula: minoranze pronte alla battaglia

TRENTO. Arriva questa sera in aula, il Daspo urbano. Le minoranze non intendono cedere e sono pronte a far slittare l’iter per l’approvazione «se non ci sarà lungimiranza da parte della maggioranza»....



TRENTO. Arriva questa sera in aula, il Daspo urbano. Le minoranze non intendono cedere e sono pronte a far slittare l’iter per l’approvazione «se non ci sarà lungimiranza da parte della maggioranza». Il Daspo prevede l’allontanamento dalla zona in cui il provvedimento viene applicato per 48 ore, nel caso di comportamenti lesivi nei confronti delle persone e della cosa pubblica, a partire dal decoro. Andrea Merler, Cantiere Civico, insiste sulla necessità di allargare le zone da proteggere: «Si deve comprendere la parte che sta oltre la ferrovia, dunque Corso Buonarroti. Da inserire anche il parcheggio Canestrini e la zona di San Severino. Non si capisce perchè il Muse, che è un museo ed ha un parco, debba essere escluso dal provvedimento. Proporremo di estendere il Daspo urbano anche ai centri storici delle 12 circoscrizioni della città. Negli ordini del giorno collegati proporremo di costituire l’unità cinofila della polizia locale, in modo che possa collaborare con quella della Guardia di Finanza». La proposta fu già avanzata due anni fa, ma non trovò consenso. «Chiederemo anche la chiusura di piazza Dante con i cancelli». Ad oggi la cintura di sicurezza prevista dal Daspo è quella che comprende piazza Dante, via Torre Verde, piazza Sanzio, via Clesio, via dei Ventuno, piazza Venezia, largo Porta Nuova, via San Francesco d'Assisi, largo Pigarelli, via Barbacovi fino all'incrocio con via Brigata Acqui, via Piave, Corso Tre Novembre fino a via Santa Croce, via Madruzzo, un pezzo di via Giusti, via Rosmini, via Briamasco, via Bomporto, via Inama, via Tommaso Gar, via Canestrini, piazza Davinci, via Torre Vanga e Cavalcavia di San Lorenzo.

All’ordine del giorno, oggi c’è anche l’approvazione del Dup, il documento unico di programmazione. E’ la linea guida del bilancio. Anche al suo interno si parla di sicurezza. Difficilmente le minoranze presenteranno emendamenti. Attendono la partita più grande, quella prevista nell’assestamento di bilancio, dove si dovrà decidere come spendere i 12 milioni di euro sbloccati dallo Stato per la riqualificazione delle periferie. (f.q)













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