Il conto di Monti a Dellai: 500 milioni

In arrivo dal governo una nuova stangata per i conti provinciali


Robert Tosin


TRENTO. Sarà un'altra legnata sul capo del contribuente. Ormai è certo. La manovra finanziaria che Monti presenterà lunedì rivolterà come un calzino chiunque abbia in tasca ancora un centesimo. Probabile il ritorno dell'Ici (quella sulle seconde case sarà addirittura un salasso), quasi certa la rivalutazione della rendita catastale, si parla pure di un ritocco dell'Irpef, oltre che di un aumento dell'Iva, persino quella agevolata. Cavato tutto quello che si può cavare dai cittadini in modo diretto, si passerà poi al modo indiretto, cioè quello di prendere le risorse agli enti locali che, giocoforza, dovranno chiederli ai cittadini per garantire lo standard dei servizi. Il presidente della Provincia Dellai si aspetta una nuova mazzata.

«Vigileremo sull'autonomia e sul rispetto dello Statuto - ha detto ieri - ma è inevitabile che in un contesto del genere il conto arriverà anche a noi. Non sappiamo cifre nè modalità, ma domenica saremo a Roma appunto per conoscere i termini della nuova manovra». Per il momento le richieste, ufficiosamente, già circolano. La nuova manovra da 20 miliardi di Monti - posto che quella di agosto si è praticamente già dissolta nel pozzo senza fondo del debito italiano - dovrebbe chiedere alle Regioni autonome circa 4 miliardi di euro. Di questi, uno sarà a carico dei Comuni, 500 milioni invece saranno richiesti alle Province.

«Siamo preoccupati - spiega Dellai - anzi, molto preoccupati ma di certo non è questo il momento di farsi prendere dalla disperazione. Anzi, ora dobbiamo proprio fare quadrato e puntare sulle risorse dell'autonomia per rinsaldare i nostri punti di forza. E' il momento, questo, di stimolare la coesione sociale e remare tutti dalla stessa parte, valorizzando le nostre qualità nei settori che abbiamo individuato come strategici e nei quali dobbiamo credere. E' finito il tempo nel quale ognuno coltivava il proprio orticello, geloso del suo mondo».

Domani il presidente del consiglio Monti spiegherà ai governatori quali saranno le richieste agli enti locali per far quadrare i conti. «La riserva all'erario? Non mi stupirebbe se ci fosse - aggiunge Dellai - anche perchè l'obiettivo non è solo quello di raggiungere il pareggio di bilancio, ma anche quello di avviare lo sviluppo e intaccare il debito pubblico. La nostra finanziaria è stata costruita con elasticità, quindi non dovremmo avere ripercussioni immediate. Dovremo solo rimodulare le nostre spese, ma è evidente a tutti che la stagione è di quelle difficili. Noi faremo il nostro, ma vigileremo sulla nostra autonomia».













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