Il cervellone della Finanza che scova gli evasori fiscali
Oltre 40 banche dati possono essere interrogate per avere una radiografia del contribuente: ci sono pure i dati dell'Aci
TRENTO. Ci sono i dati dell’anagrafe tributaria ma anche quelli dell’Aci, quelli del catasto e pure degli eventuali investimenti all’estero. Una mole impressionante di dati che vengono incrociati e analizzati partendo anche da un banale codice fiscale. È questo che fa il cervellone della guardia di Finanza, un complicato «marchingegno» che permette di scovare chi le tasse non le paga in toto o chi cerca di tenere qualcosa per sè. Un aiuto importantissimo per le fiamme gialle che nella lotta all’evasione fiscale trovano il loro «pane» quotidiano.
E i dati che abbiamo presentato ieri, rappresentativi di quanto successo nel corso del 2015, raccontano di controlli capillari che hanno portato all’individuazione di ben 131 evasori totali (236 a livello regionale). Si tratta di 131 trentini che pur avendo prodotto reddito, avrebbe fatto finta di nulla evitando di pagare quanto richiesto dal fisco. Risultati importanti, come ha già sottolineato lo stesso comandante provinciale, il colonnello Nieddu, per i quali è stato importante anche l’apporto tecnologico. Contro l’evasione e le frodi fiscali solo nel corso dell’anno da poco terminato sono state effettuate 2.500 verifiche. Controlli che si sono basati - come ha spiegato la Finanza stessa - su una selezione preventiva e mirata degli obiettivi. E una volta fatta la scelta è entrato in scena il cervellone cui fanno riferimento oltre 40 banche dati e applicativi. E poi naturalmente c’è l’attività «fisica» dei finanzieri con servizi di «intelligence» e controlli del territorio dal punto di vista economico. Una sinergia che ha portato ai risultati descritti ieri e a sequestri per un totale di 15 milioni di euro per il recupero delle imposte evase.
Fra le banche dati che sono quindi a disposizione della guardia di finanza, ci sono quelle a carattere nazionale, in particolare l'anagrafe tributaria web, che ha una ripartizione in 15 sotto categorie, dai negozi giuridici, ai soggetti di rilevanti dimensioni, al monitoraggio del commercio estero, poi i precedenti di polizia, il Cerved, le informazioni societarie e immobiliari, i depositi fiscali, i beneficiari di contributi, i dati catastali nazionali e locali, i dati di Camera di Commercio, Inps, le società costituite all'estero. Una mole importante di informazioni che da sole servono a poco ma che se opportunamente interrogate possono diventare un paradiso per chi sa quello che deve cercare. Un sistema che sottolinea anche delle incongruità E quindi evidenzia se la persona sulla quale si sta facendo la ricerca risulta essere intestatario di bolidi e di appartamenti ma al tempo stesso dichiara un reddito che rasenta (o tocca) quota zero.