«Il baffo Moretti? L'ho inventato io»
Simone Masè, da Trento ad Amsterdam ai vertici del colosso Heineken
TRENTO. Ha organizzato l'Heineken Jammin' Festival con Vasco e gli Oasis e collaborato con De Laurentiis per il Trofeo Birra Moretti. Girato l'Europa a fianco delle squadre italiane impegnate nella Champions League. Perfino lanciato l'attore Orso Maria Guerrini nel ruolo del "baffo" della Moretti. E ora Simone Masè, 41 anni, trentino, ha lasciato Milano per approdare ad Amsterdam. Da pochi giorni è il nuovo "global trade marketing manager", nello storico quartier generale del gruppo Heineken.
Masè, in cosa consiste il suo nuovo incarico?
Ho assunto la responsabilità a livello mondiale per tutti i piani e le attività di trade marketing sulla marca Heineken, per i due canali di distribuzione del nostro prodotto: il "fuori casa" (Horeca), cioè la ristorazione, i bar e i pub, e il "modern trade", ovvero il mondo della grande distribuzione. In Italia ero responsabile solo per l'Horeca, per tutti i marchi distribuiti: Heineken, Birra Moretti, Dreher e Ichnusa, la birra sarda.
Come sono stati i primi giorni ad Amsterdam?
Qui la realtà è molto dinamica, cosmopolita e moderna. Si respira ovunque una dimensione globale pur mantenendo ben saldi i valori della tradizione e della semplicità. Il lavoro è molto interessante, la definizione della strategia, il coinvolgimento dei diversi stati e l'esecuzione delle attività a livello globale sono le maggiori sfide da portare avanti. Ciò che qui si pensa o produce ha esposizione e visibilità mondiale: questa é davvero una sensazione magica. I colleghi del mio e degli altri reparti vengono da ogni dove, ci sono rappresentanti di diverse culture, tutto però perfettamente armonizzato ed amalgamato nella nostra struttura. Un piccolo neo riguarda il cibo: ci si puó lavorare un po'...
Quali gli obiettivi?
Globalizzare le attività di trade-marketing mantenendo coerenza e consistenza strategica. Se vai a New York ed ordini una Heineken devi vivere la stessa esperienza di consumo che puoi vivere in Nigeria o a Singapore.
A proposito, il brand Heineken organizza molte iniziative legate allo sport, allo spettacolo e alla cultura...
Dieci anni fa, nel 2001, da sponsorship-manager avevo avuto l'opportunità di organizzare l'Heineken Jammin' Festival che a quel tempo si teneva ad Imola ed era già allora un evento di massa che coinvolgeva cantanti di grido come Vasco Rossi, gli Oasis, i Red Hot Chili Peppers e Santana.
Qualche aneddoto?
Tra tutti mi piace ricordare Orso Maria Guerrini, ormai un amico, l'attore divenuto icona della nostra marca l'anno in cui fui nominato brand manager di birra Moretti. Con lui ho avuto modo di girare diversi spot, con importanti registi: citerei Gabriele Salvatores, Luca Miniero e Paolo Genovese.
Com'è il "baffo" nella vita di tutti i giorni?
Delizioso, sempre molto disponibile, sorridente, di grande spessore intellettuale. Ultimamente ha partecipato anche a "Bourne Identity" e alla fiction "Carabinieri". Un personaggio molto creativo anche nel proporre delle soluzioni per la perfetta riuscita degli spot. E, direi, un ottimo interprete del celebre gesto della pulitura del baffo dopo la bevuta. Andando in giro con lui, la gente ti ferma per fare le foto con il baffo Moretti.
L'azienda Heineken e le squadre di calcio.
Al tempo avevamo rapporti con Juventus, Inter, Roma e Napoli, come sponsor tecnico. Ci si interfacciava direttamente con i dirigenti: avevamo lavorato bene con Aurelio De Laurentiis quando si portò il Trofeo Birra Moretti a Napoli.
Qual è stato il suo percorso formativo e di carriera?
Sono partito dall'Università di Economia e Commercio di Trento. La prima esperienza è stata alla Seac Spa, di un anno. Dopo di che ho risposto all'inserzione per un concorso di selezione internazionale di Heineken e sono entrato in azienda il primo di settembre del 1998. Sono passato da vendite, sponsorizzazioni, controllo di gestione, marketing (dove tra il resto ho avuto modo di lanciare Birra Moretti Zero, la birra senz'alcol), fino a diventare trade marketing manager.
Il vostro slogan è "Enjoy responsibly", divertiti responsabilmente.
Heineken, come azienda, da sempre si è schierata contro l'abuso dell'alcol. Il "don't drink and drive" è il nostro cavallo di battaglia.
Lei beve birra?
Sì, in quantità.
Lei è un trentino trapiantato a Milano. Com' è il Trentino visto da chi vive all'ombra della "madunina"?
Una regione molto bella, che è molto gradita per le vacanze invernali ed estive. Dove la qualità della vita è alta ma forse la popolazione è un po' chiusa. Però in questi anni non ho mai sentito una parola negativa sul mio Trentino. Ci torno spesso, almeno mensilmente, perché a Trento ho genitori, fratello, mio nipote Kevin e tanti tanti amici e bei ricordi.