POVO. Da domani al 17 marzo al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione saranno Ict Days: una sorta di evento contenitore nell’ambito del quale troveranno spazio il Carrier Fair ( giornata dedicata all’incontro tra gli studenti ed il mondo del lavoro); il Job Guidance (il servizio promosso dall’ateneo per colloqui strutturati con le aziende per il reclutamento tra studenti e laureati); l’Hackathon ( format americano nel quale diversi team di lavoro si sfidano in una maratona di programmazione software); l’Education Day (giornata di orientamento universitario per gli studenti delle scuole superiori e momenti di dibattito divulgativo, seminari, tavole rotonde, demo, concorsi e workshop).

In questo ambito ci sarà spazio anche per un talk tenuto da Fiorenzo Degasperi, scrittore e critico d’arte del nostro giornale e Emiliano Biasini, ricercatore di Biocibernetica al Cibio che illustreranno l’opera di Roberto Pedrotti che sarà l’occasione per presentare la neo costituita associazione Not man made che si occuperà di arte – etica e innovazione composta oltre che da Roberto Pedrotti anche da Fiorenzo Degasperi, Franco Giampaolo e Rudi Tranquillini. Il 14 marzo a partire dalle 15 ci sarà il talk, così descritto da Degasperi a proposito di Roberto Pedrotti: «Anche per l’artista è arrivato il momento di abdicare al suo ruolo di demiurgo, sciamano, artifex? Di cedere l’elaborazione ad una matrice binaria, affidando ad un Matrix Binary Calculator la composizione di un’opera d’arte? Not Man Made, sembrerebbe la risposta materiale e concettuale a questa domanda. L’artista, in questo caso, esplica la sua attività nella più pura concettualità, delegando alla macchina l’esecuzione dell’opera. Per assurdo il risultato è un’“icona”, e dell’esperienza mistica che conduce alla sua realizzazione ha tutte le caratteristiche. Come l’icona non è fatta da mano umana, così le opere di Roberto Pedrotti non sono create dalle sue mani». NotMan Made è moviment art non fatto dall’uomo e nemmeno pensato dall’uomo: gli oggetti generati da determinati processi di lavorazione sfuggono dall’idea del programmatore e del progettista, assumendo forme inaspettate e spesso geniali. Non sono intenzionalmente ideati dall’uomo. (d.p.)