I “venerdì roveretani” rianimeranno il centro
Il sindaco Francesco Valduga ad un anno dalla sua elezione: riscopriamo le vocazioni della città. Una task force sui temi del lavoro e più forze dell’ordine sul territorio
ROVERETO. Arrivano i “venerdì roveretani” che per tutta l’estate animeranno il centro; un coordinamento per far fronte al crescente disagio economico e sociale che coinvolge sempre più roveretani; una task force sui temi del lavoro; una maggiore presenza sul territorio delle forze dell’ordine e, soltanto se necessario, telecamere in città per dare una risposta «al problema di percezione di sicurezza piuttosto che di sicurezza reale»... Di questi temi (e di tanti altri) ha parlato ieri il sindaco Francesco Valduga durante il forum organizzato dal Trentino alla presenza del direttore Alberto Faustini e dei caporedattori Paolo Mantovan e Pierluigi Depentori ad un anno dall’insediamento alla carica di primo cittadino.
[[(Video) Forum in redazione con il sindaco di Rovereto Francesco Valduga]]
Da dove riparte la sua amministrazione comunale per quello che lei ha definito «un rilancio luminoso» di Rovereto?
Riparte attraverso la riscoperta delle sue vocazioni, quella culturale e quella industriale alla quale aggiungerei quella turistica: questi possono essere i caposaldi da cui ripartire per trovare nuova linfa da un modo nuovo di fare impresa.
Partiamo dal centro storico: c’è una questione di vitalità, ci sono attività economiche in difficoltà, ci sono problemi di decoro e di microcriminalità... Quali sono i tempi per la soluzione dei problemi?
Il problema della vitalità del centro storico non la risolvi in tanti anni, figurarsi in un anno... Alcune cose sono state impostate. Penso al sistema museale che consente di mettere in rete tutti i musei dal Mart alla futura quadreria comunale a palazzo Sichardt all’ex caserma della Finanza per ospitare una parte del museo della guerra. Questo significa creare un percorso culturale che ai turisti fa attraversare la città creando un indotto legato a turismo e commercio. L’ex scuola Damiano Chiesa diventerà la sede dell’Iprase per la formazione professionale degli insegnanti e anche questo significa indotto e vitalità in centro. Come amministrazione abbiamo creato eventi che hanno portato gente in centro: penso all’Urban festival che avrà anche un’edizione estiva. A breve si partirà con i “venerdì roveretani”, eventi settimanali che da giugno a settembre animeranno le piazze e le vie del centro.
Un centro che reclama le telecamere per la sicurezza. Ce n’è bisogno?
Non so se la soluzione giusta è quella del “grande fratello”. Se possono servire per migliorare l’azione delle forze dell’ordine tra i vari servizi ne possiamo discutere, ma credo che ci sia un problema di percezione di sicurezza che di sicurezza reale. Cercheremo di lavorare sulla percezione con una maggior presenza delle forze dell’ordine (che hanno dimostrato di saper intervenire tempestivamente in molte situazioni) sul territorio. Le telecamere non sono una panacea: puntiamo invece a costruire un sistema di relazioni per una città più viva, più accesa, più attenta con i cittadini che sappiano relazionarsi tra loro e con le istituzioni.
Una città più viva ma che deve fare i conti con il disagio sociale crescente: è così?
Questo è stato il punto più critico e frustrante di questo anno amministrativo. Fin dalla prima manovra di assestamento di bilancio abbiamo messo a bilancio fondi che diventeranno strutturali per il sostegno delle persone in difficoltà espulse dal mondo del lavoro. Non è facile né semplice dare risposte, ma l’amministrazione è in prima linea