I sindacati: «I tagli sono insostenibili»
Cgil e Uil davanti al Commissariato del governo per protestare contro la spending review nazionale
TRENTO. Se la spending review trentina, pur con tutte le sue pecche, è quanto meno accettabile, quella nazionale è proprio da rifiutare in blocco. Per questo ieri i sindacati Cgil e Uil hanno presidiato il Commissariato del governo, presentando un documento di forte protesta nelle mani del viceprefetto vicario affinché venga trasmesso a Roma. «E’ un attacco all’impiego pubblico - spiega Giampaolo Mastrogiuseppe (Cgil) - un settore che ha già pagato duramente e che ora si troverebbe a rimetterci una seconda volta. Provocando inevitabilmente un drastico calo della qualità dei servizi offerti ai cittadini. I tagli lineari del governo sono inaccettabili. Per questo siamo andati di fronte al Commissariato del governo per far presente la nostra forte contrarietà a questo modo di risparmiare».
Anche se i tagli in salsa trentina sono più equilibrati, Mastrogiuseppe è comunque preoccupato. «Certo che sì. E’ vero che la spending review locale si basa su una riorganizzazione e non su tagli indiscriminati, ma è altrettanto vero che la stretta si farà comunque sentire anche nel settore dell’occupazione pubblicazione. Pensiamo ad esempio ai fondi del Foreg, che nel biennio scorso avevano assicurato 50 milioni di euro ai dipendenti. Questi soldi ora non ci sono più e qualcosa si potrà recuperare dal risparmio dei 120 milioni sul back office. Ma quei soldi ci saranno solo a regime, vale a dire non prima del 2016. E nel frattempo? E poi dobbiamo metterci anche il blocco delle assunzioni. Ma il problema vero è quello del contratto, che resta ancora congelato. Noi vogliamo discutere un nuovo contratto».
Nel documento consegnato al viceprefetto i sindacati chiedono espressamente anche la tutela dell’autonomia e, quindi, di riflesso anche il rispetto della Costituzione che custodisce scolpite le norme speciali con le quali il Trentino si può autogovernare. «E questo lo abbiamo fatto perché con il vento che tira la preoccupazione più forte è che il governo ignori il nostro statuto speciale e imponga la spending review nazionale. E a quello davvero non siamo preparati. Se dovessimo arrivare a un taglio lineare del 10% di tutti i dipendenti pubblici davvero non so come potremmo uscirne. A questo siamo davvero impreparati».
La richiesta forte, oltre che al governo, è anche alla Provincia: «Abbiamo bisogno di attivare un tavolo permanente con piazza Dante per seguire passo a passo la spending review e anticipare così gli effetti sul settor epubblico che ha una diretta ricaduta sui servizi ai cittadini».
©RIPRODUZIONE RISERVATA