I ragazzi dell’Enaip a scuola di guida sicura
Studenti al volante per capire l’importanza della frenata e le attenzioni che si devono avere quando si guida sul bagnato
TRENTO. L’importanza della frenata e le attenzioni che si devono avere quando si guida sul bagnato. Sono queste alcune delle indicazioni - preziose - fornite dalla pilota trentina Gabriella Pedroni, ai ragazzi dell’Enaip a conclusione della seconda edizione del progetto Guida Sicura per gli alunni del quarto corso tecnico manutentore di veicoli a motore di Villazzano. «Unica scuola in Trentino - spiega il professor Dario Pedrotti - ad attuare questo programma. Dalla passione per l’autovettura al coinvolgimento con le lezioni di guida sicura per il senso di responsabilità». Un progetto che vuole rafforzare la figura professionale dei ragazzi e portare oltre le aule scolastiche l’esperienza tecnica in auto. L’aumento degli incidenti stradali ha portato i docenti a sviluppare la proposta didattica/sperimentale che ieri, dopo una parte propedeutica di approfondimento delle leggi della fisica dinamica e un’introduzione teorica, ha visto gli allievi al volante per le prove pratiche.
Gabriella Pedroni, direttrice della Scuola Guida Sicura green Driving Accademi, con l’auto messa a disposizione dall’autoscuola Alba, ha spiegato ai ragazzi la posizione di guida e li ha seguiti nello slalom ove sperimentare il diverso comportamento del veicolo per effetto del trasferimento di carico, le abilità da acquisire per mantenere il controllo del veicolo e la frenata e l’evitamento dell’ostacolo con e senza abs su strada asciutta e bagnata. «La frenata – rivela Pedroni – è la prima grande difficoltà dei ragazzi, anche per mancanza di spiegazioni quando si fa la patente o ci vendono un’automobile». Forte curiosità, entusiasmo e impegno degli alunni già avviati all’educazione stradale durante il terzo anno grazie alle lezioni della vigilessa Giuliana Franceschini, della Polizia Municipale di Trento che ha messo a disposizione il cortile del Palazzetto dello Sport. L’obiettivo, ribadisce il professor Pedrotti, è quello di far riflettere e rendere responsabili i giovani alla guida, alla conoscenza dei pericoli collegati alla circolazione stradale e renderli consapevoli dei propri limiti di guida. E per Nicola, alunno del Centro, sceso dall’auto dopo lo slalom, il progetto sarebbe utile anche in altre scuole.