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I notai trentini: "Senza il nostro intervento molte più frodi"

I professionisti contro il ddl del governo sulla concorrenza che consente alcune transazioni immobiliari e societarie senza controllo notarile



TRENTO. Sul ddl sulla concorrenza approvato oggi dal consiglio dei ministri, che consente alcune transazioni immobiliari e societarie senza controllo notarile, interviene con una nota il Consiglio nazionale del Notariato, rappresentato in Trentino dal presidente dell’Ordine provinciale dei notaio Marco Dolzani: «Il sistema Paese, e in particolare le fasce più deboli dei cittadini, saranno esposte a forti rischi di criminalità, abusi e frodi con un grave danno economico e sociale. La rimozione per tali atti, infatti, del regime dei controlli di legalità affidati al notariato, porterà ad una inevitabile rarefazione delle verifiche in materia di antiriciclaggio (oggi il 91% delle segnalazioni delle professioni provengono da notai), minando l’affidabilità dei pubblici registri. In campo immobiliare basta osservare cosa è successo dove non esiste il controllo di legalità preventivo del notaio: le frodi identitarie e ipotecarie emerse negli Stati Uniti con la crisi dei mutui subprime hanno provocato multe per oltre 100 miliardi di dollari inflitte alle banche americane e milioni di cittadini. Anche in campo societario la scelta adottata oggi dal Governo è, oltretutto, in assoluta controtendenza con quanto affermato dalle principali organizzazioni internazionali, Ocse, Gafi e la stessa Banca Mondiale, che negli ultimi anni hanno sottolineato l’importanza di un controllo accurato per evitare l’abuso dello strumento societario e la necessità di un registro delle imprese affidabile. Pensare che senza controllo notarile si abbiano uguali tutele, vuol dire dividere la popolazione in due fasce: i ricchi godranno delle garanzie, i poveri saranno a rischio».













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