I “no” che aiutano Fido e Micio a crescere sani
Il libro di Oscar Grazioli spiega le insidie che si nascondono nelle case e nel cibo e come evitare incidenti pericolosi per la salute dei nostri amici
TRENTO. L'ultima pubblicazione di Oscar Grazioli non delude chi già conosce i suoi precedenti libri e i numerosissimi articoli sul rapporto uomo-animale. Giornalista pubblicista e veterinario, ci può aiutare a prevenire le tante insidie per la salute di cani, gatti & c che si celano nelle nostre case. La sua capacità narrativa gli consente di porgerci, attraverso il racconto di aneddoti divertenti, utili consigli, indispensabili per salvaguardare i nostri animali domestici.
L'idea gli è nata dallo strano comportamento del suo gatto, Squit, che occasionalmente manifestava dei tremori di cui lui, seppure veterinario esperto in piccoli animali, non capiva l'origine. L'arcano fu risolto il giorno in cui la telecamera, installata appositamente, riprese il micio mentre sorbiva golosamente le tracce di caffè rimasti sul fondo delle tazze: la causa dei tremori era la sua golosità. Degli alimenti per noi gustosi, ma nocivi per gli animali abbiamo già scritto su questa pagina, però il pericolo sembra davvero nascondersi ovunque in case comode per noi, ma non a misura di animale. Il libro analizza i rischi cui sono esposti quotidianamente i pets, specialmente da cuccioli, quando la curiosità e l'inesperienza li rende vittime di elettrodomestici apparentemente innocui, come frigoriferi e lavatrici, per non parlare dei tanti gatti che rimangono incastrati nei motori delle macchine, mentre i balconi possono trasformarsi in una trappola mortale per quelli che amano fare gli equilibristi, ma non di rado precipitano dai parapetti.
Per i cani il garage può essere mortale, se vi conserviamo l'antigelo di cui sono golosi, come lo può essere il giardino, se vi ospitiamo piante ornamentali tossiche come gli oleandri o i gigli, mentre le scale nascondono il rischio di lesioni alla colonna vertebrale per razze dal dorso allungato come i Corgie o i Bassotti. L'armadietto dei medicinali dei nostri beniamini deve essere tenuto separato dal nostro, per evitare il fai da te che ci porterebbe di corsa dal veterinario, perché farmaci utili a noi sono velenosi per cani e gatti. Insomma, all'inizio il titolo ci aveva preoccupati, perché studi ed esperienza ci hanno insegnato che solo raramente dobbiamo dire "no!" agli animali.
Però il contenuto ci rassicura: i no dobbiamo dirli a noi stessi, per ricordarci di non lasciare aperta la lavatrice, non dare agli animali i nostri cibi preparati con la cipolla che "fa tanto bene", non dare a Fido la cioccolata o i chicchi d'uva che gli piacciono tanto, e noi finiamo con: non pretendere che siano uguali a noi perché l'affetto vero passa attraverso la conoscenza e il rispetto dei loro bisogni.