I migranti tornano all'università
Firmato il protocollo fra Ateneo e Provincia: 5 fra migranti e richiedenti asilo potranno riprendere gli studi interrotti una volta superata la selezione
TRENTO. L'integrazione può passare anche attraverso l'università. Ed è questo uno dei punti fondamentali del protocollo d'intesa firmato da Provincia e università di Trento. A sottoscriverlo sono stati il rettore Paolo Collini per l’Università e l’assessora all'università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo Sara Ferrari insieme all’assessore alla salute e alle politiche sociali Luca Zeni per la Provincia.
L’obiettivo immediato è dare l’opportunità di riprendere gli studi universitari a coloro che sono fuggiti dal proprio Paese a causa della guerra o della violazione dei diritti umani. Ma il protocollo intende anche confermare il volto solidale del Trentino e la sua capacità di accogliere chi arriva da altri Paesi. Altro aspetto messo in evidenza: il progetto vuole favorire l’integrazione valorizzando il merito e le capacità di rifugiati e richiedenti asilo, titolo di studio, esperienza e aspirazioni.
Tra le persone accolte attualmente in Trentino, il Cinformi ha segnalato i candidati all’Università. L’Ateneo ha quindi selezionato i cinque potenziali destinatari (due rifugiati e tre richiedenti asilo). I giovani dovranno ora affrontare la sessione estiva dei test di ammissione ai corsi di studio dell’Ateneo trentino per poter iniziare il proprio percorso di laurea nell’anno accademico 2016/2017.