I medici di base incrociano le braccia per due giorni
Scontro senza precedenti con la Provincia. Confermato lo sciopero per oggi e domani
TRENTO. Due giorni di sciopero dei medici di base (31 gennaio e 1 febbraio) con l’accusa alla Provincia di non aver mantenuto le promesse e anche di aver messo in atto azioni anti-sindacali.
È uno scontro senza precedenti quello che vede contrapposti i medici di base che fanno riferimento alla Cisl medici (sigla guidata da Nicola Paoli) alla Provincia e all’Azienda sanitaria. Uno scontro che vede coinvolta direttamente anche l’assessora Stefania Segnana che - in una pagina a pagamento acquistata sul Trentino dal sindacato - è stata accusata di non aver mantenuto le promesse fatte a inizio gennaio quando la Cisl medici aveva revocato una prima protesta sulla base della disponibilità dimostrata (a parole) dall’amministrazione.
Il risultato è che oggi e domani - come informa una nota dell’azienda sanitaria - gli studi dei medici che aderiranno alla protesta saranno chiusi dalle 8 alle 20. Saranno garantiti alcuni livelli di assistenza domiciliare. Saranno in sciopero anche le guardie mediche e i medici di emergenza sanitaria dalle ore 20 di questa sera alle 8 di domani. L’oggetto del contendere resta la gestione del maxi ambulatorio di viale Verona, i progetti concordati con i medici di base (per un totale di 16 milioni di euro) e le indennità per le vaccinazioni.