«I cittadini hanno capito che l’unità è vicente»
TRENTO. «Una giornata che, con i risultati dell’affluenza alle urne, sottolinea come il Comune sia un istituzione particolarmente sentita dai cittadini. Il progetto fusioni, accompagnato dal...
TRENTO. «Una giornata che, con i risultati dell’affluenza alle urne, sottolinea come il Comune sia un istituzione particolarmente sentita dai cittadini. Il progetto fusioni, accompagnato dal Consorzio dei Comuni Trentini, si è rivelato vincente con un’operazione di informazione e ascolto che è riuscita a coinvolgere i cittadini in scelte ponderate per un futuro sostenibile». Lo afferma Paride Gianmoena, presidente dei Comuni trentini, all’indomani del voto che ha detto sì a 15 nuove realtà comunali.
Gianmoena rimarca come i risultati, che vedono la nascita di 15 nuovi Comuni, siano frutto di un progetto di fusioni ragionato e partecipato: «In sole quattro realtà ha vinto il no - sottolinea -, ma in sostanza ha prevalso il filo conduttore di un’identità che mira non a un Comune unico di valle ma bensì a un Comune di medie dimensioni, dove le diverse anime contribuiscono a rendere più forte l’intera istituzione. Una decisione presa dai cittadini nel segno di una vera democrazia partecipativa, dopo che i Consigli comunali hanno dato il via all’intero processo».
A nome del Patt prendono la parola il segretario Franco Panizza e il capogruppo Lorenzo Baratter: «I cittadini hanno compreso in pieno il senso delle riforme fortemente volute dall’esecutivo, sotto la guida del presidente Rossi», affermano i due esponenti autonomisti. «La politica non ha fatto altro che intercettare la sensibilità maturata in questi mesi e in questi anni nella popolazione trentina, partendo da un principio fondamentale: l’Autonomia del Trentino e dei suoi territori si rafforza con comuni più forti e con una graduale razionalizzazione della spesa».
Donatella Conzatti, segretaria Upt, vede nella fusione di 15 Comuni «un doppio risultato positivo». «Anzitutto i trentini hanno espresso il desiderio di interpretare insieme un nuovo e più ampio percorso - argomenta - e soprattutto lo hanno fatto con una grande partecipazione attiva. La voglia di unirsi supera le ragioni di efficienza e risparmio ed è motivata da un’identità comune e da un desiderio di affrontare cambiamenti e nuovi obiettivi. In Trentino c’è dunque la voglia di cambiare passo».
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