sanità

"I 40 mila euro a Flor, un premio inopportuno"

Dura lettera della Cgil a Borgonovo Re e Rossi: "Ma non siamo in crisi e in periodo di tagli?"



TRENTO. "Decisione sicuramente legittima ma del tutto, a parer nostro, inopportuna vista la situazione generale e il taglio delle risorse effettuato sul bilancio del Servizio Sanitario Provinciale". Così la Cgil Fp e la rsu Fp Cgil sanità commentano il premio da 40 mila euro che è stato riconosciuto a Luciano Flor, direttore generale dell'Apss.

E lo fanno in una lettera indirizzata al presidente Rossi e all'assessora Borgonovo Re. "Ma non siamo in crisi? Non calano le risorse Provinciali? Non si è tagliato - scrivono - il bilancio della sanità trentina di 49 milioni di euro nei tre anni? E non sembra, a voi, paradossale che a fronte dei tagli e della riduzione dei servizi, della discussione in atto sulle riorganizzazioni, chiusure, modalità operative per contenere la spesa ci sia contemporaneamente una erogazione, corposa, per il raggiungimento degli obiettivi assegnati ma obbligati dalla mancanza di soldi?"

"E, inoltre, chi è che si è fatto carico della situazione e nonostante questo ha raggiunto gli obiettivi sanitari assegnati? Sono stati gli operatori della sanità, i lavoratori, che nonostante la carenza di personale, le mancate sostituzioni, i carichi di lavoro aumentati, hanno garantito un alto livello assistenziale, hanno garantito alla popolazione Trentina una sanità efficiente ed efficace. Ma tutto questo senza alcun riconoscimento. Subendo il blocco dei contratti, subendo il blocco della contrattazione integrativa, subendo il blocco della contrattazione orizzontale e verticale ( fasce retributive ) del vecchio contratto". 













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