Hotel 5 stelle, l’opposizione lascia l’aula

Pinzolo, passa il progetto del Resort di 20 milioni, ma la minoranza critica l’aumento di 5.200 metri cubi per appartamenti



PINZOLO. Ancora una volta in consiglio comunale a Pinzolo, si è assitito ad un muro contro muro tra la giunta e le opposizioni. Tanto è vero che il punto più importante da discutere giovedì sera, quello della variante al Prg per il progetto dell’albergo 5 stelle nell’area Ciampicioi, è passato dopo quattro ore di discussione e l’abbandono dell’opposizione al momento del voto. Un’operazione, quella che la famiglia Leali vuole realizzare a Pinzolo (la struttura superlusso prevede 260 posti letto, per 69 camere e 21 appartamenti), dal costo di 20 milioni di euro e, nella speranza dell’amministrazione, con la creazione di 70 posti di lavoro e un giro di affari di 12 milioni.

Il Mountain Resort risponderebbe ai criteri di assoluta qualità che impone una struttura a 5 stelle, grazie al progettista Hugo Demetz che ha già realizzato il Lefay Resort & Spa a Gargnano, rispettando le caratteristiche del territorio e criteri di ecosostenibilità. Ma se per il sindaco Bonomi l’uscita dall’aula dell’opposizione è il segno della differente visione dello sviluppo della località turistica, per Cereghini, Diego Binelli, Roberto Failoni & Co si tratta di un’altra operazione condotta con metodo discutibile dal sindaco. «L’accordo con i privati - ha dichiarato Diego Binelli - è un regalo alla proprietà Leali, alla quale si consente di costruire 5.200 metri cubi di residenziale, con la conseguente possibilità di vendita e di guadagno, la qual cosa sa di speculazione edilizia».

Per le opposizioni inoltre, che si erano dichiarate non contrarie al progetto in se, quello che lascia perplessi è la sequenza dei provvedimenti.

«La prima adozione di variante - ha sottolineato Binelli - approvata in dicembre dell’anno scorso prevede la frazionabilità fino ad un 25% di residenziale delle nuove strutture alberghiere, in base alla legge Mellarini, ma non è ancora stata approvata dalla Provincia e potrebbero esserci anche ricorsi dei privati. Quindi non vogliamo immischiarci in provvedimenti portati a termine sempre con procedure discutibili».

Bonomi, da parte sua, ha replicato: «Le garanzie, un gruppo come Leali, le dà nei fatti, negli investimenti che ha fatto in altri progetti, come quello a Gargnano, sul lago di Garda. L’opposizione afferma che con la variante che abbiamo approvato si esaurisce il 65% delle aree a disposizione per le seconde case. Ma chi c'è al momento attuale chi pensa di investire in seconde case? Ci sono altri 3.200 metri quadrati a disposizione e si può anche pensare a chiedere una deroga alla legge Gilmozzi. Se ci fosse un imprenditore che voglia realizzare un'opera pubblica e che investe in occupazione e destagionalizzazione, come in questo caso, ben venga».

In consiglio, l’altra sera, erano presenti anche l’architetto Hugo Demetz e l’ingegnere Roberto Tettamanti, per il progetto del resort, mentre l’architetto Remo Zulberti ha presentato al variante al Prg. Critiche dell’opposizione anche per la presenza dei tecnici, perché hanno sostenuto «quando si è trattato di portare noi esterni, ci è sempre stato detto che era contro il regolamento». (sa.m.)













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