ASSOCIAZIONI

Gs Imbezili, grandi tifosi delle due ruote sempre a bordo pista

Il sodalizio compie 40 anni ma perde la sede. Non solo tifo, goliardia e abbuffate, ma anche beneficienza


di Claudio Libera


TRENTO. Galeotto furono il Giro d’Italia, le scommesse da 500 lire sui primi tre di ogni tappa, il Mario “barba” che non aveva una memoria da elefante e quindi chiamava tutti indistintamente “imbezili”. Ebbe così vita il Gs omonimo che quest’anno compie i primi 40 anni. E che purtroppo il virus che ha gettato lutti e dolori senza distinzioni di razza, di censo e di latitudine, ha obbligato a rimandare lo storico appuntamento che sarebbe stato festeggiato sicuramente a bordo strada, seguendo le tappe completamente trentine previste per quest’anno dalla corsa Rosa”. Naturalmente tutti tra “imbezili”.

Non solo: gli “imbezili” hanno dovuto lasciare la storica sede di piazza Garzetti, di fronte ai giochi per i bambini e sono alla ricerca, quando sarà possibile, di un nuovo punto di ritrovo. E posticipare la realizzazione di un opuscolo e di un libro che ne racconta la storia, al quale stava già lavorando il giornalista Enrico Bortolamedi. Per il momento, quando le regole lo permettono, si trovano in via Mazzini, all’omonimo bar, per un bianco ed un aperitivo rigorosamente d’asporto e che poi, da imbezili, si gustano distanziati, camminando nelle Androne. Sono oltre 150 soci, tra donne e uomini, tutti di buona volontà e di buona forchetta, che si ritrovano (ritrovavano) immancabilmente ogni mercoledì sera per la cena nella storica sede (ora forzatamente abbandonata) che si affaccia su via I Androna di Borgo Nuovo che condivide (condivideva) coi soci della Contrada stessa, nei locali dati in affitto dall’Itea.

La festa di Santa Lucia nel 2019

Tornando alla nascita, il Gs Imbezili vide la luce casualmente nei primi mesi del 1981; non c’erano sedi e soprattutto non c’era gruppo, solo uno sparuto affastellarsi di amici che quotidianamente, anche più volte al giorno, si ritrovavano al Tino di via Ss. Trinità. Il bicchiere in compagnia la causa scatenante, il “TotoGiro” il pizzico di pepe in più. Ognuno poteva giocare tre nomi, nell’ordine d’arrivo di tappa; al termine, chi indovinava si prendeva il malloppo se nessuno lo faceva, i soldi restavano in cassa. Poi naturalmente il gran premio finale, a metà Giro, con cinque nomi. Mario “Barba” Giacomazzi, sfegatato tifoso di Saronni, prendeva in giro chi non puntava sul Beppe e sceglieva il Checco e da qui una serie infinita di “imbezili” accompagnati regolarmente dal getto del berretto per terra. Da lì, proprio perché appassionati di ciclismo, prese vita il Gs Imbezili, con primo presidente proprio il Mario “Barba”. Punto di ritrovo il Tino, poi il Bar Stella d’Italia di Santa Croce, che non c’è più, il Principe di via Esterle, pure chiuso, poi il bar Mazzini ed infine l’approdo in piazza Garzetti, via I Androna.

Presidente del Gs Lorenzo Eccel, eletto in autunno ed in carica dal 1° gennaio; il mandato dura un anno poi si cambia. Un tempo di presidenti ce n’erano due, uomo e donna, poi si scelse di eleggerne uno solo alla volta. Con lui il cassiere che provvede a raccogliere le quote ed organizzare le gite – se ne fanno (facevano) almeno tre o quattro l’anno – e la classica uscita di fine estate che si svolge (svolgeva) sempre a Malga Pèc, tra la Valle dei Mocheni e Regnana. Immancabile poi una volta l’anno, seguire una tappa trentina del Giro d’Italia, che con il suo TotoGiro aveva dato i natali al Gs Imbezili.

Gli Imbezili a Norcia nel 2017

Ma non solo goliardia o grandi abbuffate; la beneficenza rientra tra le opere buone organizzate dai ragazzacci e dalle ragazze del Gs; come la raccolta fondi del dopo terremoto in Umbria. Venuti a conoscenza da un amico che laggiù abitavano un agricoltore ed un pastore in difficoltà, si diedero da fare per mesi ed alla fine, in gita, si recarono a Norcia a consegnare personalmente ai due lavoratori, i 9 mila euro raccolti anche grazie alla lotteria, all’Ana Trento Sud, alla Contrada di Borgo Nuovo, ai negozi, alle offerte di amici e conoscenti dei conoscenti. Poi per Santa Lucia, ormai da una decina di anni, si recano (recavano) con l’asinello alla scuola materna del Torrione e festeggiano coi bambini l’arrivo dei doni.

Tra i tesserati del Gs Imbezili, anche alcuni soci trapiantati o venuti a conoscenza del gruppo da Perù, Canada, California. Per il 26 gennaio dello scorso anno, era stata organizzata la classica trasferta dei Capricorni - non perché muniti di ornamenta del capo ma perché molti “imbezili” essendo nati sotto quel segno - ad Hall, vicino ad Innsbruck, nel ristorante dove si mangia come nel Medioevo, senza posate, al lume di candela e ci si sbrodola che è un piacere. Poi per giugno, invece, era prevista una gita seria a Vienna, tre o quattro giorni di cultura. Ovviamente non realizzata. Un ricordo particolare? “Negli anni ’80 organizzavamo il carnevale ma per distribuire la polenta e il condimento bisognava pagare l’occupazione del suolo pubblico. A noi non stava bene così girammo per la città con un camion, distribuendo i piatti fumanti al volo. Da imbezili, appunto!”.













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