Grisenti sonda Franzoia candidata sindaco per un polo di centro
Verso le elezioni del 3 maggio. Progetto Trentino non ha ancora detto sì all’investitura di Alessandro Baracetti: il partito (che esprime anche il vicepresidente della giunta Tonina) farebbe i conti con i “mal di pancia” di chi giudica la coalizione troppo sbilanciata a destra
Trento. Pressing su Maria Chiara Franzoia. Per cosa? Per una candidatura a sindaco di un polo tutto di centro che raccolga i mal di pancia presenti, da una parte e dall’altra, nelle due coalizioni. A “soffrire” sono i centristi: quelli che da un lato non si sentono del tutto a proprio agio in una coalizione trainata dalla sinistra. Ed in questo caso si parla del polo che esprime Franco Ianeselli come candidato sindaco.
Ma il problema esiste, eccome, anche nella coalizione di centrodestra con la fresca investitura di Alessandro Baracetti: e proprio la nomina dell’avvocato molto vicino all’assessore Mattia Gottardi (che delle proprie radici di destra non fa mistero) è alla base delle perplessità di Progetto Trentino.
Il partito di Silvano Grisenti (e del vicepresidente della Provincia Mario Tonina) si è preso il fine settimana per sentire i propri iscritti: se a Pt non andava bene un candidato della Lega, la base sarà disposta a votare un uomo che guarda probabilmente ancora più a destra della formazione del segretario Mirko Bisesti? La questione, come si è visto, vale anche nell’altro polo, dove l’unico partito non di sinistra è il Patt dato che l’Upt (come spieghiamo nell’altra pagina) si trasferito in larga parte dentro Italia Viva.
Attenzione, per tornare a bomba su Franzoia, da queste colonne già tempo fa avevamo raccontato dell’interesse della ritrovata Democrazia Cristiana per avere la vice di Alessandro Andreatta come portabandiera alle elezioni del 3 maggio. Con il partito presieduto a livello nazionale dal già senatore Renzo Gubert ci doveva essere quell’Udc che siede al tavolo del centrodestra anche se Giacomo Bezzi (che farà la sua Cambiamo! non si sa) non c’è più.
Ma la novità, che rimescola le carte in tavola, è che proprio Progetto Trentino, tramite Silvano Grisenti, avrebbe in corso dei ragionamenti proprio con l’attuale numero due di Palazzo Thun: a Franzoia sarebbe stato proposto di guidare un polo centista che sarebbe più ampio di quello solo cattolico ma che potrebbe comprendere Pt e quello che rimane di In Movimento, la parte che non è traghettata in Italia Viva. Oltre ad intercettare chi non si sente rappresentato nel sinistra centro, come una parte del Patt. L’esponente dei focolari ha alle spalle tre legislature, una con la Margherita e due (da assessora) con il Pd. Tradotto: per lei, come per il suo collega Italo Gilmozzi, non ci sarebbe più la possibilità di fare l’assessora nel centrosinistra avendo raggiunto il limite dei mandati con i Dem. Regole, va detto, in passato già derogate.
Insomma la vice sindaco si è presa il classico fine settimana di riflessione ma una sua guida ad un terzo polo, seppure affascinante dal punto di vista politico, sarebbe allo stesso tempo dirompente. Se la sentirà Franzoia di erodere probabili consensi anche a quella coalizione di cui è stata perno importante? Vedremo, anche se sul suo futuro politico lei stessa non ha ancora fatto chiarezza: chi le è vicino racconta di una Maria Chiara in bilico sulla possibilità di dedicarsi alla famiglia dopo 15 anni di intensa attività politica ma allo stesso sollecitata da diversi cittadini che le chiedono di proseguire nel suo impegno.
Ma non è tutto. Rispetto al tavolo del centrodestra, quello che ha condotto tutta la trattativa non c’è solo Progetto Trentino a non aver dato ancora l’ok ad Alessandro Baracetti. Detto dell’Udc, resta in stand by Fratelli d’Italia ed ha annunciato di non volerci stare la civica ex Borga che fa riferimento ad Andrea Merler ed Antonio Coradello. Ecco perché: Fdi fai conti con le perplessità della sua presidente Giorgia Meloni nel vedere che a Trento, con il suo partito e la Lega in crescita, si sia scelto una figura, Baracetti, che non ha mai fatto politica, non espressione di partito.
Merler è stato uno dei nomi presi in esame dal centrodestra: quando giovedì lui ed i suoi hanno saputo che la coalizione stava per dare il via a Baracetti hanno annunciato di non volerci più stare. Ora Merler correrà comunque da candidato sindaco (ma pescando in un elettorato assai vicino a quello dell’altro avvocato) o gli ex di Borga potrebbero guardare al terzo polo? In quel caso non con Franzoia. G.T.