Grande Guerra: ultra maratona sulla via Francigena per i caduti
TRENTO. Non c’è angolo di Trentino da cui non si veda sventolare, ormai da qualche settimana, il Tricolore italiano, che accoglierà, da qualsiasi direzione esse provengano, le migliaia di persone...
TRENTO. Non c’è angolo di Trentino da cui non si veda sventolare, ormai da qualche settimana, il Tricolore italiano, che accoglierà, da qualsiasi direzione esse provengano, le migliaia di persone attese a Trento per la 91a Adunata Nazionale degli Alpini. Sono tanti gli appuntamenti, sorti ai margini dell’evento e inquadrati secondo diverse prospettive, che condurranno all’11 maggio, nei quali si intrecciano cultura, politica, memoria e tradizione. Accanto alle celebrazioni ufficiali, dal calendario fitto e articolato, esiste anche un sottobosco di iniziative private che, in forme spesso originali, desiderano ricordare in maniera alternativa l’importante anniversario. È il caso di un gruppo di cinque amici di Gardolo, Patrizio Lucca, Giovanna Viaro, Franco Postal, Elena Zenari e Gianfranco Pedò, che, accomunati dalla passione per le camminate, sono impegnati in questi giorni, dall’1 al 4 maggio, nella – così l’hanno battezzata – “Ultramaratona del Centenario”. Lontana da ogni retorica e da qualsiasi ideologia politica, mossa solo dalla voglia di ricordare tutti i caduti della Grande Guerra, sia tra le file dell’esercito italiano sia tra quelle dell’esercito austroungarico, l’iniziativa porterà il Tricolore, assieme alla bandiera della Provincia Autonoma di Trento e ai colori giallo-blu del Comune di Trento, lungo 87 km della Via Francigena, da Vetralla (Viterbo) a Roma, dove il gruppetto farà tappa all’Altare della Patria e al Museo Storico del Risorgimento.
Ulivi e noccioli in fiore, antichi borghi arroccati a testimoniare una storia secolare fanno da sfondo alla via di pellegrinaggio che, fin dal Medioevo, univa Canterbury a Roma e si protendeva fino al porto di Brindisi in Puglia.
(c.g.)
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