Google si affida a Luxottica per la produzione dei «Google glass»

I nuovi occhiali ipertecnologici saranno prodotti dall’azienda dell’occhialeria con sede anche a Rovereto: «Unire moda, lifestyle e innovazione»



ROVERETO. Google si affida all'italian style per rendere più «cool» i nuovi Google Glass: per questo ha raggiunto un accordo con Luxottica, leader mondiale nel settore del design, della produzione e della distribuzione di occhiali sportivi e di lusso. Insieme i due gruppi lavoreranno alla nuova generazione di occhiali ipertecnologici, e l'azienda italiana metterà in campo tutta la sua esperienza coinvolgendo anche i due marchi più famosi del gruppo: «Ray-Ban» e «Oakley».

«Si tratta di una collaborazione strategica di ampia portata - si legge nella nota congiunta dei due gruppi - per creare insieme dispositivi indossabili innovativi e iconici». Per raggiungere questo risultato - si spiega - «le due aziende formeranno una squadra di esperti dedicati a design, sviluppo, strumentazione e ingegneria dei prodotti Glass», cercando di unire «moda e lifestyle all'innovazione tecnologica». Insomma, una sfida affascinante sia per il gigante di Mountaiun View, che punta a superare tutti i dubbi attorno al suo prodotto, sia per Luxottica: «Siamo entusiasti di questa partnership e orgogliosi di essere ancora una volta i pionieri nell'industria dell'eyewear», ha commentato Andrea Guerra, Ceo del gruppo italiano quotato anche a Wall Street.

Le due aziende non partono da zero. La loro collaborazione - ora ufficializzata - è partita almeno un anno fa. E l'intesa giunge dopo quella di gennaio con cui Google ha iniziato a lavorare insieme a Vsp Global, colosso nel settore delle lenti, per fornire lenti da vista e montature adatte alle funzioni dei Google Glass. Ma anche per realizzare corsi di formazione per gli ottici che dovranno installare i congegni. «Qui c'è un problema di moda molto più che un problema legato alla tecnologia», ha detto Astro Teller, responsabile di Google per il progetto dei Google Glass: «Bisogna convincere le persone a indossare un computer sul loro viso».

«Pensiamo - ha aggiunto Guerra - che sia giunto il momento di unire le competenze, il know-how e la forte attenzione alla qualità del prodotto che ci caratterizzano con l'altissima competenza tecnologica di Google per dare vita a una nuova generazione di dispositivi rivoluzionari».













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