«Gli autobus nuovi hanno il bagagliaio troppo piccolo»
Linee potenziate, nuovi mezzi ma i problemi ci sono ancora. Così si potrebbe sintetizzare l’intervento di Michele Givoli della segreteria provinciale della Faisa Cisal
TRENTO. Linee potenziate, nuovi mezzi ma i problemi ci sono ancora. Così si potrebbe sintetizzare l’intervento di Michele Givoli della segreteria provinciale della Faisa Cisal sugli interventi sulla linea Riva-Rovereto e su quella valli di Fiemme/Fassa. Soprattutto per quanto riguarda la capacità di carico. «I nuovi autobus “Iveco Crossway” hanno una capienza per le bagagliere “patetica”. Forse possono contenere una bicicletta e la seconda se smontate delle gomme. E sono da calcolare anche i bagagli dei turisti.
I vecchi Euroclass 12 m., ormai obsoleti, potevano contenere , anche 4 o 5 bici. Nel prossimo futuro, fra l’altro, si prevede un aumento delle tratte ciclabili e questi mezzi sono già utilizzati anche sulle linee di Fiemme e Fassa con seri problemi sul carico dei bagagli che non possono che produrre ritardi sulle percorrenze. I nostri amministratori come penseranno di compensare la richiesta di un aumento del trasporto pubblico dove sarà anche richiesta una maggiore garanzia del servizio di trasporto al seguito delle biciclette? Già tempo addietro avevamo evidenziato che il finanziamento pubblico considerevole per l’acquisto dei nuovi autobus extraurbani non ha previsto di serie l’installazione delle telecamere interne e ora ci troviamo con un ulteriore grattacapo per il carico delle biciclette e bagagli a causa del ridotto spazio disponibile sui nuovi autobus. Auguriamoci che vada tutto bene e, per ultimo, non crediamo che il “cadenzamento” ogni 15 minuti sulla linea Fiemme/Fassa e l’utilizzo dell’autostrada nel periodo estivo porterà ad un risparmio di 13 minuti sulle percorrenze. Crediamo che un ulteriore anno di verifica e sperimentazione come era stato organizzato nell’estate 2017 avrebbe potuto accertare la buona qualità di quel servizio».