Giudicarie, l’identità di una terra nella ricerca di Mario Antolini

Tione, all’affollata presentazione del libro commissionato dalla Comunità, l’autore “Muson” spiega che il testo è rivolto ai giovani. E la Ballardini si augura che venga adottato dalle scuole


di Ettore Zini


TIONE. C’è un libro che racconta la storia, la geografia dell’identità giudicariese. E’ stato presentato giovedì sera nella sala Sette Pievi della Comunità di Valle di Tione. Ma c’è anche la consapevolezza che i giudicariesi, i giovani soprattutto, non conoscono il loro territorio, la loro storia. «Vanno in Europa – ha detto l’autore Mario Antolini Muson, 93 anni, veterano dei giornalisti e ricercatore di storia locale – ma non sanno niente della terra che calpestano. Studiano l’Himalaya, ma non hanno cognizione delle loro montagne, e dei paesi (120) dove sono nati». Sono le considerazioni finali di una sala gremita e attenta, rapita dagli autori del volume commissionato dalla Comunità di Valle a Mario Antolini e ai coautori Bruno Parisi (geografo), Rino Villi e Marco Zulberti. Dove mancavano soprattutto i giovani. Coloro che, negli interventi di Graziano Riccadonna, presidente del Centro Studi Judicaria e Rina Alterio, ex dirigente scolastico, dovranno essere i principali fruitori di questo volume. Un unicum, che parla di territorio, di viabilità di toponomastica, di morfologia e storia di quella terra di confine che va sotto il nome di Giudicarie, un tempo Judicaria Summa Laganensis, che estendeva i suoi confini fino all’Alto Garda e alle pendici della Paganella.

“Le Giudicarie” appunto: “pagine sparse fra storia e geografia”. Un libro che è un po’ il testamento spirituale dell’autore, mosso dal grande amore per la sua terra. Ma anche un mezzo “per far conoscere le Giudicarie ai Giudicariesi”. Voluto dalla presidente della Comunità Patrizia Ballardini, con 15 mila copie stampate (Antolini Editore) e già distribuito alle famiglie di tutta la Comunità. Alla presentazione era presente il presidente della Provincia Alberto Pacher che si è complimentato con autori e committenti: «Un’opera necessaria – ha detto – per rinforzare l’identità collettiva. Uno dei motivi per cui si sono volute le Comunità di Valle». Al tavolo dei relatori l’antropologo Annibale Salsa che ne ha curato l’introduzione. Rino Villi, geologo, che ha illustrato il suo capitolo dedicato alla “Faglia delle Giudicarie”. Marco Zulberti, analista, autore di saggi di economia. Suo l’interessante excursus di toria economica della valle, la vera novità di questa ricerca. Un’appendice che completa la carta di identità di questa terra, così ricca di storia e biodiversità. Non sono mancati momenti di commozione dell’autore, il 93enne Mario Antolini. Né i racconti di vita vissuta in Giudicarie di Daniela Parisi, sul tavolo dei relatori, in vece dell’anziano genitore. Al termine l’impegno, preso dalla presidente della Comunità, di fare in modo che i contenuti di quel libro, “vademecum necessario di ogni buon giudicariese”, diventi oggetto di studio e conoscenza nelle scuole. Sarà tema di una delle prossime riunioni con i dirigenti scolastici. Parola di Patrizia Ballardini.













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