Giovani, il ddl va in Commissione
TRENTO. Sono quattro le novità principali in materia di politiche giovanili che emergono dal disegno di legge 219 proposto dall'assessora Sara Ferrari e affidato ora all'esame della quarta...
TRENTO. Sono quattro le novità principali in materia di politiche giovanili che emergono dal disegno di legge 219 proposto dall'assessora Sara Ferrari e affidato ora all'esame della quarta commissione del Consiglio provinciale di Trento. Una consiste nell'introduzione del «servizio civile universale provinciale», che mira - recita il provvedimento - «a contribuire alla crescita personale e al raggiungimento dell'autonomia e alla transizione all'età adulta». Il ddl prevede che tra i soggetti del servizio civile vi siano anche le organizzazioni iscritte all'albo provinciale del servizio civile universale, che offrano e realizzino progetti destinati ai giovani tra i 18 e i 28 anni. Un'altra novità riguarda le azioni di contrasto «a ogni forma di bullismo» e al cyberbullismo. Azioni che dovranno essere promosse dalla Provincia attraverso i piani giovani.
Con l'articolo 1 il ddl stabilisce che la Provincia, riconoscendo il potenziale educativo e formativo delle attività lavorative che gli studenti in età lavorativa svolgono durante il periodo estivo, anche all'estero, ne sostenga lo sviluppo. Come Orientando «le attività dei piani giovani di zona per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro estivo dei giovani, anche in età di obbligo scolastico».
Infine altre tre funzioni al consiglio provinciale dei giovani: formulare proposte per atti di programmazione provinciale riguardanti sia tematiche di interesse dei giovani sia tematiche di interesse generale; esprimere osservazioni sullo stato di attuazione delle politiche giovanili; promuovere iniziative attinenti alle finalità di questa legge.