Gilmozzi: «I documenti delle gare all’Anci»
TRENTO. È stato un brusco rientro dalle ferie, quello dell’assesore ai lavori pubblici Italo Gilmozzi, che ieri si è incontrato con il sindaco Alessandro Andreatta, la dirigente delle Risorse...
TRENTO. È stato un brusco rientro dalle ferie, quello dell’assesore ai lavori pubblici Italo Gilmozzi, che ieri si è incontrato con il sindaco Alessandro Andreatta, la dirigente delle Risorse finanziarie Franca Debiasi e l’ingegnere Giuliano Franzoi del Servizio edilizia. L’incontro ha riguardato lo stop dei fondi per la riqualificazione delle periferie urbane che ha colpito i Comuni italiani, bloccato dal governo e che rischia di mandare all’aria la riqualificazione dell’ex Santa Chiara. Spiega Gilmozzi: «Noi quei 18 milioni li abbiamo già impegnati nel momento della firma della convenzione con il presidente del consiglio Gentiloni e c’è già la gara per gli uffici tecnici all’ex Civica di riposo. Ci sono in ballo 12 milioni e mezzo di euro, le imprese hanno già investito nei progetti. Non si possono rimettere in discussione accordi già presi, ci vuole una continuità amministrativa».
La dirigente Franca Debiasi chiarisce: «Purtroppo stiamo subendo la situazione di stallo e ci dobbiamo affidare all’azione congiunta dei sindaci dell’Anci, sperando in un ripensamento. Nel momento in cui abbiamo avuto la certezza giuridica e contabile che attraverso la convenzione con il governo avevamo la possibilità di disporre delle risorse per la riqualificazione dell’area Santa Chiara e dell’ex Casa di riposo, abbiamo impegnato i 12 milioni già in bilancio per altre opere, come la piscina e l’area ex Atesina. Se utilizzassimo i fondi già a bilancio, il problema a catena si sposterebbe su altri progetti, già avviati. La priorità è capire quali saranno le conseguenze dell’emendamento passato al Senato e se il testo finale possa essere soggetto a modifiche. L’Anci verrà sentita in commissione bilancio ai primi di settembre ed il Comune, come tutti gli altri interessati, fornirà i dati per dimostrare che siamo molto avanti con le procedure». (sa.m.)