Giallo a Piné: «Ho vinto 5 milioni»

Entusiasmo, dubbi e tante voci sull'altopiano per un biglietto del Gratta e vinci


Luca Marognoli


BASELGA DI PINE'. Ha «grattato» davanti agli altri astanti del bar Posta di Montagnaga e sotto le sue dita si è svelata la cifra di 5 milioni di euro. Dario Molinari, 58 anni, di Faida di Pinè, non è di quelli che tengono segreti: ha esultato, fatto fotocopiare il biglietto e offerto da bere a tutti. Una vincita straordinaria, se confermata da fonti accreditate. E qui sta il punto: dopo un pomeriggio di brindisi, con il bar dell'hotel-ristorante strapieno di gente a far festa attorno al "neo-milionario", Molinari è tornato a casa, in serata, nella piccola frazione in cui vive e se ne è andato a dormire. Alle 9 di sera, da noi interpellato, ha smentito: «E' solo uno scherzo, mi sono messo d'accordo con il barista. Se volete scrivere fate pure... ma se fosse vero non sarei qui».

La sua abitazione al primo piano (nello stesso stabile abita anche il fratello Claudio) aveva già le luci spente. Il fatto è che a Montagnaga c'è chi quel biglietto l'ha visto, Fedrico Leonardelli, figlio di uno dei due titolari, Adrio (l'altro è Achille, famoso anche per i suoi piatti preparati davanti alla telecamera di un programma tv dedicato alla cucina locale). L'ha visto con i suoi occhi e fotocopiato con le sue mani, prima di appenderlo nel bar per mostrarlo alla folla. Adrio conferma tutto: «Era il primo pomeriggio. Io ero in ufficio e con Dario c'era la nostra barista thailandese e alcuni clienti, degli operai che lavorano sui tetti. Lui ha grattato lì e poi ha fatto vedere il biglietto a tutti. La fotocopia l'ha fatta mio figlio: io l'ho vista e mi sembrava vera in tutto e per tutto. Il numero vincente era il 43 e la somma vinta 5 milioni di euro».

Anche questo particolare rende la cosa plausibile: Molinari ha comprato un biglietto da 20 euro della serie "Il miliardario", quello che mette in palio le vincite più alte e quei 5 milioni che cambierebbero la vita non solo a una coppia di fratelli ma a un'intera città (farebbero comodo al sindaco di Trento che cerca una cifra simile per la sua manovra). Ma torniamo ad Adrio: nel suo racconto c'è anche un giallo. La fotocopia è sparita: «Adesso non c'è più», dice ieri sera, a festa finita (per ora). «Qualcuno l'avrà presa, probabilmente se la sarà portata via lui, Dario».

Molinari è un personaggio sull'altopiano di Pinè: dipendente Telecom in pensione, capelli ricci bianchi, circola per le strade del Pinetano a bordo di una fiammante Mini rossa piena di adesivi sul vetro posteriore. Lo vedi anche d'inverno con il finestrino abbassato, anche se fuori è sotto zero. E' popolare anche nei locali: «Qui al Posta passa tutti i giorni perché viene a trovare la mamma, che sta al ricovero, per darle da mangiare». Resta il mistero: c'è davvero un pinetano con un conto in banca su cui sarà accreditata a breve la somma di 5 milioni di euro? O è una bufala? «Bisogna aspettare e vedere come si comporta», dice Adrio. «Se compra il macchinone vuol dire che ha vinto». E tutti quei brindisi? «Il fatto è che qui da noi si brinda lo stesso», ride. «Non fa tanta differenza rispetto a una giornata normale».













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