Galleria Civica, la svolta: la gestione passa al Mart

Firmati l’accordo tra Museo, Comune e Provincia. Tante idee ma pochi soldi


di Maddalena Di Tolla


TRENTO. La Galleria Civica ha un futuro: da ieri mattina è stato reso pubblico e si sa, a grandi linee, in cosa consisterà. Comune di Trento e Provincia hanno firmato proprio ieri, davanti alla stampa, l'accordo che assegna la gestione della Civica al Mart, le cui cure saranno quindi riposte nelle mani della direttrice Cristiana Collu.

Questo è l'ultimo atto da Assessore di Franco Panizza, che proprio ieri mattina si è recato dal presidente Alberto Pacher a rassegnare le dimissioni.

Dopo mesi di articoli sulla stampa e battaglie e proposte di giovani artisti, in primis Valentina Miorandi, il tavolo di lavoro costituito un anno fa ha sortito l'effetto di dare un inquadramento al futuro della Galleria. Certo, il budget sarà ridotto: il Comune garantisce per i tre anni di durata dell'accordo 100.000 euro annui, altri circa 60.000 euro proverranno dal budget del Mart, che non sarà aumentato. Ci saranno collaborazioni e partnership, ha spiegato la direttrice, perché con quei soldi altrimenti sarebbe difficile far vivere una macchina di produzione artistica.

La direttrice Collu ieri ha spiegato che la visione della missione del Mart sul territorio si basa su quattro assi tematici: il recupero della grande tradizione ottocentesca (considerato che il Mart nasce dal Museo del Palazzo delle Albere e quindi proprio da quella tradizione), l'arte moderna e quella contemporanea, il rapporto con la produzione artistica del territorio e infine l'architettura.

Sarà proprio questo tema, l'architettura, al centro del lavoro della nuova Galleria Civica. Il primo passo è stato indire un concorso per il restyling (a costi molto ridotti) della Galleria, rivolto esclusivamente ai giovani architetti della Regione al di sotto dei 35 anni.

Ne sono stati invitati 182, hanno risposto 42 di loro, a prova, come ha tenuto a precisare il presidente dell'Ordine Provinciale, della voglia di mettersi in gioco dei giovani.

La direttrice ha annunciato che si confida di terminare i lavori di questo leggero restauro entro fine luglio e di poter inaugurare la prima mostra in settembre, se tutto andrà bene.

La ristrettezza economica non permette il lusso di un direttore ad hoc, sarà quindi Margherita de Pilati, già oggi curatrice al Mart, ad essere la responsabile della Civica.

Cosa accadrà dunque dentro la Nuova Galleria?

Saranno ospitate mostre e residenze di artisti e curatori (sempre più al centro della scena delle mostre), anche in partnership con istituzioni italiane e straniere e si cureranno coproduzioni con altri enti.

Ci sarà spazio per atelier temporanei, per workshop di artisti locali e stranieri, per un lavoro di riordino documentale, con il supporto dell'attività didattica, che - è stato ricordato da tutti – è stata parte centrale della vita precedente della Civica.

Proprio la formazione di un gruppo di giovani “che oggi ci credono” – come ha affermato uno dei fondatori, ieri presente, Mario Garavelli - è stata l'asse portante della voglia di ricominciare che ha caratterizzato questi mesi di “silenzio della galleria”, che però tale non è stato.

Lo . ha ribadito l'assessore comunale alla Cultura, Lucia Maestri, ricordando gli incontri di confronto organizzati dentro gli spazi chiusi della Galleria dai quei giovani artisti che della Civica sono e si sentono ancora figli e debitori. “Quel lavoro di produzione di idee – ha raccontato Maestri – è stato accolto dalla direttrice Collu, che lo ha unito al suo bagaglio di idee”.













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