Futura accusa: «Accanimento sui più deboli» 

Cattani: «Un boomerang che crea insicurezza». Ghezzi: «Inaccettabile cancellare la parola solidarietà»



TRENTO. I provvedimenti, fotocopia delle veline del Viminale, annunciati dal presidente Fugatti avranno la conseguenza di creare più insicurezza. Questa la reazione di Piergiorgio Cattani, presidente di Futura, ai tagli sull’accoglienza. «Questo è il Buon Natale di Fugatti: varare iniziative propagandistiche che avranno soltanto la conseguenza di far stare male una categoria specifica, quella dei nuovi arrivati in Trentino. Invece di aiutarli a integrarsi bisogna vessarli, umiliarli, toglierli qualsiasi risorsa. Se potranno viaggiare sugli autobus solo 4 volte al mese, quanto ci guadagneranno i “trentini”? quanto ci guadagneranno dalla riduzione del 50% degli sportelli di Cinformi? Perché tagliare sull’accoglienza diffusa che funzionava? Dimentichiamoceli in qualche mega struttura per toglierli dalla vista». Ma l’accanimento contro i migranti si trasforma in boomerang, perché ad andare a casa saranno 150 “trentini” che lavorano nel settore dell’integrazione e solidarietà. Ma già, conclude Cattani, « la parola solidarietà è abolita». Il presidente di Futura si riferisce alla riunione della prima commissione del consiglio provinciale, nella quale alla richiesta di Ghezzi del perché al dipartimento della salute e solidarietà sociale è stata sostituita la parola politiche sociali al posto di solidarietà, Fugatti ha risposto che è una scelta politica”, perché “solidarietà” odora di “assistenzialismo ai non trentini”. Ghezzi afferma di avere votato contro l’organigramma: «Non è politicamente accettabile, che si rivendichi con orgoglio, da parte del presidente, l’idea di una Provincia che cancella la parola solidarietà, una delle poche che dovrebbe e potrebbe essere, da sinistra a destra, in una terra che da sempre si contraddistingue per la capacità di solidarietà». A stretto giro, risponde Mara Dalzocchio (Lega): «È grave che da parte di alcuni esponenti politici ci sia un atteggiamento di critica a priori nei confronti di coloro che, per il solo fatto di non ricoprire incarichi dirigenziali, vengono tacciati indirettamente di scarsa professionalità. Sono totalmente concorde con Fugatti sul fatto che venga individuato un dirigente che dia seguito all'indirizzo politico della nuova maggioranza di governo».













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