Furto da 150 mila euro: caccia alla banda della smerigliatrice
In calo rispetto al 2014, i furti in abitazione nel 2015 (ultimo dato certificato dal ministero dell’Interno) sono stati 1.603 in tutto il territorio Trentino. Ossia poco più di 4 ogni giorno
TRENTO. In calo rispetto al 2014, i furti in abitazione nel 2015 (ultimo dato certificato dal ministero dell’Interno) sono stati 1.603 in tutto il territorio Trentino. Ossia poco più di 4 ogni giorno. Ma se si guarda al fenomeno furto nella sua interezza, comprendendo quindi i furti nei negozi, quelli su auto e quelli di ogni mezzo di locomozione, si arriva a 5.452 denunce, ossia poco meno di 15 ogni giorno. Questo è quello che raccontano i numeri duri e crudi. Che permettono anche di capire che, per numero, gli eventi più numerosi dopo i colpi negli appartamenti, sono quelli messi a segno sulle auto in sosta: nel 2015 sono stati 1.388. Poi troviamo i furti fra gli scaffali dei negozi che hanno portato a 792 denunce. In calo, il rapporto è sempre fra il 2014 e il 2015 gli scippi che, in Trentino, sono passati da 38 a trenta.
Un fenomeno particolare quello dei furti, specialmente quello dei furti in appartamento. Perché c’è sì il valore economico di quanto viene portato via, ma c’è anche quello strisciante sentimento di privacy violata che accompagna i derubati a lungo. La spiacevole sensazione che qualcuno abbia violato un ambiente intimo, che abbia toccato - non invitato - i propri oggetti, che abbia frugato nei cassetti.
Ne sa qualcosa la coppia che è stata derubata martedì sera a Mattarello. Un furto da almeno 150 mila euro sul quale stanno indagando i carabinieri. Al momento non è possibile escludere alcuna ipotesi ma c’è un collegamento fra il colpo a sud di Trento e quello avvenuto la scorsa settimana in una casa, fra Riva ed Arco. In entrambi i casi i malviventi sono entrati in azione solo dopo aver avuto la certezza di poter agire indisturbati e hanno puntato direttamente alla cassaforte che c’era in entrambe le case. Cassaforte che hanno forzato con la smerigliatrice. Insomma una serie di punti in comune che potrebbero portare a pensare che ci sia in azione in provincia una banda che pianifica bene i colpi e che mira alle abitazione con cassaforte. Anche nel caso del basso Sarca il bottino era stato di decine di migliaia di euro.