Fugatti: «Bene l’autonomia per Lombardia e Veneto» 

Le due Regioni, insieme all’Emilia Romagna, spingono perché la legge promessa dal governo venga messa a punto entro la fine dell’anno


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Il presidente della Lombardia Attilio Fontana è andato in pressing sul governo per avere l’autonomia entro la fine dell’anno. Si badi bene, un’autonomia ben diversa da quella delle Regioni e delle Province a statuto speciale. Quello che Fontana chiede con un’intervista a tutta pagina al Corriere della Sera è che il governo attui il contratto tra Lega e 5 Stelle che prevede di dare una risposta ai referendum di Veneto e Lombardia. In soldoni si dovrebbe tradurre in maggiore possibilità di spesa, senza sottostare più i vincoli imposti a tutte le regioni a partire dal 2004, spiega Fontana nell’intervista. Il governatore della Lombardia spera che entro fine anno venga definito il testo della legge che dovrà dare l’autonomia non solo alla sua regione, ma anche al Veneto e all’Emilia Romagna che l’aveva chiesta, ma senza passare per il referendum. Il presidente del Trentino Maurizio Fugatti è d’accordo con la concessione dell’autonomia alle Regioni vicine che vede come un possibile volano di sviluppo per tutto il nordest.

Presidente cosa dice della richiesta del suo collega lombardo Fontana di avere l’autonomia?

Noi dal Trentino siamo d’accordo e auspichiamo che il governo dia una risposta il prima possibile a questa richiesta sia del Veneto che della Lombardia, ma anche dell’Emilia anche se è chiaro che l’istanza della regioni in cui si è tenuto il referendum è ben più pesante politicamente. Comunque, per come si sono messe le cose il governo deve dare una risposta a questa richiesta di maggiore autonomia.

Non teme che la concessione di forme di autonomi a regioni grandi e importanti possa schiacciare o ridurre in una certa misura le prerogative del Trentino?

No perché comunque si tratterebbe di un livello molto più basso di autonomia rispetto alla nostra. L’autonomia del Trentino è di livello ben maggiore, di rango costituzionale e con un ancoraggio internazionale. Qui stiamo parlando di un’autonomia concessa con legge ordinaria dello Stato.

Ma le risorse destinate al Trentino potrebbero calare?

No perché comunque si tratta di soldi nostri. Le risorse a disposizione dell’autonomia provengono dal gettito fiscale raccolto sul territorio. Quindi non vedo il problema. Non c’è il rischio di un riequilibrio a nostro svantaggio. Anzi. Penso che se le regioni a noi vicine possano spendere di più possa esserci una spinta per l’economia di tutto il nordest. E non solo. Penso che da una norma di questo genere possa portare una maggiore efficienza alle regioni interessate direttamente e poi allargare questi effetti anche tutte le altre regioni, soprattutto a quelle del sud. Con l’autonomia tutti sono chiamati ad amministrare con maggiore efficienza le risorse a loro disposizione. Per questo ritengo che da una legge del genere tutti possano avere benefici, anche il Trentino che l’autonomia già ce l’ha.

Ma gli i vostri alleati dei 5 Stelle sembrano fare resistenza.

Non penso che possano fare resistenza. L’autonomia a queste regioni fa parte del contratto di governo. E questa sarebbe solo l’attuazione del contratto di governo. Certo, se io fossi nei panni delle regioni coinvolte chiederei maggiori risorse e non solo la possibilità di spendere i fondi che attualmente sono bloccati.













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