Frassilongo, monumento voluto dagli alpini
Toccante cerimonia nel piazzale della chiesa per l’inaugurazione alla presenza delle autorità
FRASSILONGO . Il monumento ai Caduti di guerra è stato inaugurato a Frassilongo – Roveda con una cerimonia nel piazzale della chiesa dedicata a Sant’Udalrico sul lato a ridosso del cimitero. Promotore il Gruppo Alpini guidato da Walter Eccel.
Si tratta di un grande masso portato a valle tra non poche difficoltà (pesava circa 90 ql) dalla località “Croz del Spitz”, un paio di chilometri oltre Kamaovrunt. Sul lato verso la chiesa una grande lastra ricorda i Caduti per nome, luogo di sepoltura, corpo di appartenenza. Per alcuni, talune informazioni sono tuttora sconosciute: 25 morirono con la divisa austriaca nella Grande Guerra; altri 7 invece morirono con la divisa italiana nel corso della Seconda guerra mondiale. Sono 32 i nomi riportati dopo una impegnativa ricerca compiuta da Matteo Valentinotti. A questi si è dovuto purtroppo aggiungere un altro nome “scoperto” più tardi.
Nella Seconda guerra mondiale morirono 7 alpini e un fante. Si tratta del terzo ricordo dopo la lapide nel 2007 al cimitero di Roveda, e il monumento a Kamaovrunt nel 2009. Un altro ricordo (2015) a Fontanelle (Fravort) per i 14 soldati austriaci travolti dalla valanga nel 1915.
Lo scoprimento del monumento (con deposizione di più corone) è stato preceduto dal solenne rito religioso celebrato in chiesa da don Daniele Laghi insieme a don Roberto Oberosler (missionario mòcheno e cappellano militare) e al diacono (alpino) Rino Bertoldi.
Accanto al sindaco Bruno Groff (e al collega Danilo Anderle di Vignola Falesina), accompagnato dal gonfalone del Comune, numerosi i gagliardetti alpini insieme ai vigili del fuoco volontari di Fierozzo guidati dal comandante Vincenzo Laner, ai due paracadutisti della valle, a una delegazione di fanti e labari di associazioni combattentistiche e non. Per la Sezione Ana Trento ha partecipato il presidente Maurizio Pinamonti con il vessillo sezionale e da altri dirigenti Ana. Significativa la presenza di Mario Eichta in rappresentanza della Croce Nera austriaca e una delegazione della Croce rossa austriaca con le divise della Croce rossa austro-ungarica.
Al termine del rito lo scoprimento del monumento da parte della madrina degli alpini e del capogruppo Eccel che è intervenuto con parole di ringraziamento per i suoi collaboratori e poi gli interventi di Mario Eichta, del sindaco Groff, di Pinamonti. Tutti improntati sul tema della pace, della fratellanza, del stare insieme. «Con gli alpini, ha detto Groff, a dare l’esempio». Poi, al centro polifunzionale, momento di ritrovo per tutti con scambio di omaggi. (r.g.)