Forza Italia vuole Testor in Valsugana Cia contro Panizza 

La Procuradora dei Ladini potrebbe correre per il Senato La Lega fa la voce grossa, Fratelli d’Italia resta al palo


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Tanta Lega Nord. Cia su Trento contro Panizza. E ancora: la leader dei ladini di Fassa, Elena Testor, in Valsugana per Forza Italia, con la destra ad oggi ferma al palo. Ieri è trapelata la ripartizione dei seggi decisa dalle segreterie nazionali. Ad oggi prevede, e si parla di regione, 8 collegi alla Lega Nord, 3 a Forza Italia, 1 a Noi con l’Italia, 0 a Fratelli d’Italia. In Trentino gli azzurri avrebbero dunque un solo collegio strettamente di partito, 2 in Alto Adige. Due, inattese, le novità: l’esclusione del partito della destra del neo segretario Andrea de Bertoldi ed il contemporaneo approdo della cosiddetta “quarta gamba” della coalizione del Cavaliere, ovvero Noi con l’Italia. Quello che risalta è una regia nazionale che alle politiche deve soddisfare una ripartizione su tutti i collegi della Penisola.

FORZA ITALIA. Se la coordinatrice regionale Michaela Biancofiore non può essere felice per i numeri in termini di collegi, ha motivo di rallegrarsi se sarà confermata la discesa in campo di Elena Testor, imprenditrice di Canazei, Procuradora del Comun General di Fascia. Testor verrebbe impiegata al Senato in Valsugana e sarebbe il nome che ha già vinto tempo fa una battaglia contro la Ual. Una donna, un’imprenditrice, un volto della società civile, insomma una proposta che a quel punto sarebbe di coalizione. Le quote rosa nel centrodestra fanno bella figura anche grazie a Manuela Bottamedi, lei sì in quota azzurra, che dovrebbe essere schierata al Senato in quel di Rovereto. Biancofiore correrà sull’uninominale a Bolzano, secondo diverse voci contro Maria Elena Boschi del Pd. Per molti una delle sfide a più alto tasso di spettacolarità di tutto il tabellone.

LEGA NORD. Il segretario Walter Fugatti esce più forte che mai da questa prima setacciata delle ripartizioni, visto che non solo è in grado di collocare sullo scacchiere tutte le pedine da lui individuate ma che potrebbe avere anche sulla città un nome con cui ha lavorato molto bene in questi anni. Fugatti avrà il collegio alla Camera della Valsugana, dovrebbe dunque fare ticket con Testor, ma ha già detto che si proteggerà anche sul listino proporzionale. E qui al secondo posto la Lega ha in animo di schierare Stefania Segnana, fedelissima di Fugatti e dipendente del gruppo del partito. Se Fugatti dovesse risultare eletto in Valsugana, l’esponente rosa del Carroccio staccherebbe a sua volta il pass per Roma. Il disegno della Lega, ad oggi, si completa con l’assessore di Pinzolo Diego Binelli che correrebbe in abbinata con Bottamedi nel collegio Rovereto-Vallagarina. In questo schema non è contemplato il senatore, di nome e di fatto, del partito, ovvero Sergio Divina. Si vedrà se potrà giovarsi di una chiamata in extremis da parte della segreteria di Salvini.

FRATELLI D’ITALIA. Ieri le notizie per il partito del neo segretario Andrea de Bertoldi non erano buonissime, visto che nello schema del centrodestra la formazione di Giorgia Meloni non era contemplata. E qui, una volta di più, tocca fare il discorso di un computo nazionale, di una visione più ampia: a questo partito spetta il 14 per cento dei collegi totali di coalizione. Ma tant’è: forse non qui. Correzioni logicamente sempre possibili ma le segreterie nazionali ieri in Regione avevano previsto al loro posto un’altra formazione.

NOI PER L’ITALIA. Questa “quarta gamba” della coalizione avrebbe diritto al 10 per cento dei collegi del centrodestra in tutta Italia. E per dirla tutta alla formazione di Raffaele Fitto & C non piace nemmeno l’idea di essere considerata una forza di serie B, minacciando addirittura di salutare la compagnia se i collegi non venissero loro assegnati in zone “sicure”. La voce di ieri voleva “Noi per l’Italia” a Rovereto, occorrerà vedere chi farà loro spazio. E a proposito di questo collegio rimbalza da Roma anche un boatos: quello che vedrebbe in questo contesto una possibile discesa in campo di Donatella Conzatti. Fantascienza? Forse visto che l’ex segretaria dell’Upt è al lavoro in Civica popolare, a fianco della ministra Beatrice Lorenzin, dall’altra parte della barricata.

AGIRE. Ultimo, ma non ultimo visto che si parla del capoluogo, la coalizione avrebbe dato via libera ad un rappresentante delle Civiche come Claudio Cia per fare corsa al Senato contro Franco Panizza, centrosinistra autonomista. Senza simbolo di Agire.













Scuola & Ricerca

In primo piano