Foraggio con marchi falsi, due arrestati
Accusati di truffa due imprenditori con un'azienda con sede a Tione
TIONE. Due imprenditori sono finiti agli arresti domiciliari.
Le accuse contestate? Associazione a delinquere finalizzata alla frode nel commercio, alla vendita di prodotti con etichette contraffatte e al falso. Ieri mattina gli uomini dell’Ufficio repressione frodi del Veneto (struttura dipendente dal Ministero dell’Agricoltura con uffici a Conegliano), la polizia giudiziaria della sezione Ambiente della procura padovana e alcuni militari delle Fiamme gialle si sono presentati a casa dei due imprenditori, notificando l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip padovano Mariella Fino su richiesta del pm Benedetto Roberti che coordina l’inchiesta. Gli indagati hanno nominato difensori di fiducia l’avvocato Valentino Menon e il collega Michele Godina.
Dopo aver perquisito l’abitazione, gli inquirenti si sono diretti nella sede della ditta. E qui hanno provveduto a sequestrare l’intero capannone in cui opera la decina di dipendenti dell’azienda - un immobile di quasi cinquemila metri quadrati di superficie.
Nel corso di controlli avvenuti nei mesi scorsi alcune confezioni di sementi da 20-25 chili, lavorati nell’azienda e pronti per la vendita, erano risultate etichettate con falsi certificati Ense. Certificati che, per una direttiva comunitaria, garantiscono la purezza e l’alta qualità dei sementi destinate all’uso foraggero, ovvero a nutrire con alimenti di qualità il bestiame da macellazione per produrre carni di primissima scelta.