Firmani non si ricandida Il Pd schiera Motter (Sat)
Patt, Dominici in bilico. Lei accusa. Panizza: «Nessun veto, deciderà il territorio» Il cardiologo Vergara corteggiato da Upt e Pd. In lizza anche l’avvocato Baggia
TRENTO. Bruno Firmani si aggiunge alla pattuglia di consiglieri uscenti (l’assessore Marta Dalmaso, Margherita Cogo, Pino Morandini, Roberto Bombarda, Renzo Anderle, Mario Magnani, Mauro Delladio, Luigi Chiocchetti) che non si ricandideranno alle provinciali del 27 ottobre. L’ex segretario dell’Idv ha ufficializzato ieri la rottura con il suo partito, che si presenterà alle urne con la lista Civica valori e diritti. «La mia visuale politica - ha spiegato - si discosta notevolmente dalle numerose proposte in campo per le provinciali e il nuovo corso uscito dal congresso nazionale di giugno, a cui la sezione trentina aderisce, non corrisponde alle istanze di rinnovamento della classe dirigente che auspicavo per la rinascita dell’Idv. Pertanto - ha concluso - ho deciso di tornare ai miei studi di matematica».
Per un consigliere che lascia, un’altra è invece fermamente decisa a ripresentarsi. Caterina Dominici, per tutti «Caterina la rossa», dopo 9 anni di consiglio non ci sta ad essere messa da parte in nome del rinnovamento. Forte dei suoi 3392 voti raccolti nel 2008 (e che la portarono in consiglio tallonando Ugo Rossi), Dominici va all’attacco: «In una lista servono giovani preparati ma anche ente di esperienza. Il movimento femminile del Patt che presiedo mi ha indicata ancora due mesi fa, l’assemblea dei tesserati della media e alta Val di Non ha votato per me con un solo voto contrario. Non vorrei sembrare presuntuosa, ma a detta di molti sono l’unica uscente con la certezza di essere rieletta». «Anche perché - si chiede Dominici - se il problema è il rinnovamento mi chiedo se sia più rinnovamento Casna che ha due anni più di me, o Kaswalder che si candida per la sesta volta». La risposta arriva dal segretario del partito Franco Panizza: «Non c’è nessuna pregiudiziale nei confronti di Caterina, che ha lavorato con grande impegno. Il suo apporto rimane importante, ma la sua candidatura - come per gli altri uscenti - dipenderà dalle indicazioni del territorio. E faccio notare che il coordinamento della val di Non ancora non si è espresso». In lista ci saranno invece sicuramente il capogruppo Michele Dallapiccola (indicato dall’Alta Valsugana) e Mario Casna (ex Lega) indicato dalla sezione di Trento. Quanto alla presenza in lista dell’assessore Lia Giovanazzi Beltrami, che ha rinunciato a candidarsi con una lista de La Stella, Panizza motiva così la decisione: «Beltrami rappresenta il nuovo ruolo che il Patt vuole assumere per rappresentare strati più ampi dell’elettorato, con un’attenzione particolare alle città». E il segretario butta acqua sul fuoco dei dissidi interni agli autonomisti, dove l’ex leader del Patt Franco Tretter è pronto a lanciare un nuovo movimento e il sindaco di Vattaro Devis Tamanini si è schierato con Mosna: «Non vedo fronde, il Patt non è mai stato così unito - assicura Panizza - ogni scelta ha un costo e quando il Patt non sceglieva ha perso tutte le battaglie».
In tutti i partiti fervono i lavori delle commissioni elettorali per la formazione delle liste. Ieri si è riunita in val di Cembra la commissione del Pd: le novità dell’ultim’ora riguardano la candidatura dell’ex presidente della Sat Piergiorgio Motter, che si aggiunge - nell’ambito delle candidature della società civile - al direttore del Museo storico Giuseppe Ferrandi, al giornalista Lillo Gullo e al sindacalista del Nursing Up Paolo Panebianco. Tra i volti noti potrebbe esserci anche l’avvocato Monica Baggia, di cui si sonderà la disponibilità. L’ossatura della lista ha ormai dei punti fermi: oltre ai consiglieri uscenti Mattia Civico, Sara Ferrari, Andrea Rudari e Michele Nardelli, ci saranno sulla città le assessore comunali Lucia Maestri e Violetta Plotegher e l’ex difensore civico Donata Borgonovo Re. Per quanto riguarda invece le candidature sui territori, in Vallagarina i nomi certi sono l’assessore Alessandro Olivi (che sarà capolista) e il sindaco di Villa Lagarina Alessio Manica, mentre si attende la disponibilità della presidente Itea Aida Ruffini. Contatti sono in corso con il noto cardiologo Giuseppe Vergara, corteggiato però anche dall’Upt. Per l’ Alto Garda e Ledro sarà in lista il presidente di Riva Fiere Congressi Roberto Pellegrini, insieme ad una donna espressione delle civiche della zona. In Valsugana si ricandidano i consiglieri uscenti Luca Zeni e Bruno Dorigatti e si sta cercando una donna, così come in val di Sole. Dalle Giudicarie tornerà in pista l’ex deputato Luigi Olivieri insieme alla vicesindaco di Storo Giusi Tonini. La commissione per ora ha deciso di mantenere la regola per cui chi si è candidato alle primarie per le politiche non sarà in lista alle provinciali, ma una deroga (rivolta in primis a Elisa Filippi) non è del tutto esclusa «se servisse a rafforzare la lista».
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