Fiorentina, addio agli happy-hour

Lo storico bar della movida cambia stile: «Dopo 10 anni basta fracasso»



TRENTO. Il bar Fiorentina festeggia i dieci anni di attività e cambia rotta. Basta happy hour, da venerdì scorso sono iniziati i concerti all'aperto. Una novità per il locale di via Calepina a Trento, conosciuto troppo spesso per il baccano notturno. Marco Antonucci, titolare del bar, ha deciso di ripartire da una clientela più "sofisticata", che ama assaporare un aperitivo ascoltando buona musica. Basta con il birra bong e le lattine a terra, ora l'aperitivo punta sulle note degli ever green rock n'roll, blues e funky.

Ogni venerdì sera verranno proposti intrattenimenti all'esterno del bar, sulla superficie del plateatico dalle 19 alle 22. "Vogliamo creare in città un appuntamento più maturo, meno fracassone - spiega Marco Antonucci, titolare del Fiorentina - e sicuramente più godibile da parte di giovani, meno giovani e, perché no, residenti del centro storico stesso. Infatti ci tengo a sottolineare che questo cambio di rotta vuole proporre un Fiorentina che non si rivolge più ai giovanissimi, ma che aspira ad attirare una clientela più adulta".

Antonucci è deluso dal comportamento di alcuni avventori del suo bar che in passato gli hanno procurato parecchie grane. "I ragazzini minorenni, che prima potevano prendere da bere, e quelli appena diciottenni, ci hanno proprio deluso" continua il barista. "Hanno trasformato una serata ideale per fare amicizie, bere qualcosa in compagnia e socializzare, in una serata in cui la parola d'ordine era: bevo fino a star male giusto per passare la serata. Cerco lo sballo con una botta d'alcool".

Dopo queste riflessioni il titolare assieme alla sorella, ha deciso di cambiare. Il Fiorentina non vuole essere più ricordato come il locale delle prime sbronze dei giovanissimi. Quindi ora si punta sui concerti e il calendario è molto ricco da qui ai prossimi sette venerdì. Il locale è partito il 16 marzo con i "Touch and Go", venerdì 23 sarà la volta dei "Creedence Clearwater Tribute", a seguire "Ringo Blues Acoustic Duo", "Buskers Acoustics", "Dog Party", "Rebus" e per concludere gli "OBBB". La speranza di Antonucci è che l'amministrazione locale "capisca che il regolamento che è stato recentemente approvato va modificato. Infatti è previsto che tutti questi gruppi si esibiscano in versione acustica, senza alcun tipo di amplificazione, ma questo è decisamente impossibile".

Il «Fiore» ha comunque deciso di iniziare con questi presupposti: "Assolutamente no volumi spacca timpani, solo buona musica di sottofondo, leggermente amplificata. Speriamo non ci facciano smettere ancora prima di cominciare" - conclude Antonucci che da quest'anno è l'unico titolare dell'azienda. Dopo dieci anni, infatti, Tiziana ha lasciato la gestione per dedicarsi alla famiglia. Diventerà mamma.













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