Finta richiesta di dati da Postepay, le rubano 200 euro online
Vittima l'ex direttrice del carcere. Una donna pugliese condannata a quattro mesi di reclusione per frode informatica
TRENTO. E' stata vittima di una frode informatica tesa da una donna pugliese Antonella Forgione, per anni direttrice del carcere di Rovereto prima e di Trento poi.
Un furto da 200 euro via web che è andato in scena nel settembre del 2016 e che ha portato ad una condanna a quattro mesi di reclusione e a 40 euro di multa. Capo d’imputazione: frode informatica.
Nella casella mail del computer della dirigente era arrivata una comunicazione di servizio da parte del servizio di carte di credito di Poste, ossia Postepay, con la quale si chiedeva alla cliente di fare una breve operazione di verifica dei dati personali.
Una richieasta che poteva sembrare legittima. Fatto sta che la pugliese, avute le credenziali necessarie, ha inviato una richiesta di prelievo di poco meno di 200 euro. La vittima della frode informatica, appena si è reso conto del furto, ha denunciato subito l’accaduto.