Finanza e partecipazioni: la Provinciadi Trento investe anche a Est
Forse non tutti sanno che la Provincia di Trento possiede una intricata galassia di partecipazioni azionarie in centinaia di società estere, dall’Albania alla Bosnia, dall’Estonia al Kossovo, dalla Moldavia alla Repubblica ceca passando per Romania, Ungheria
TRENTO. Lo sguardo finanziario della Provincia di Trento è ampio e abbraccia grandi orizzonti, preferibilmente se collocati nella parte est del globo terracqueo con una netta predilezione per Romania e Russia. Chi pensava che Piazza Dante impiegasse i soldi del ricco bilancio solo per sanità, welfare e divise a bande e schützen si sbagliava perché negli anni Duemila anche gli enti pubblici subiscono l’attrazione (a volte fatale) del mercato.
Dunque, forse non tutti sanno che la Provincia di Trento possiede una intricata galassia di partecipazioni azionarie in centinaia di società estere, dall’Albania alla Bosnia, dall’Estonia al Kossovo, dalla Moldavia alla Repubblica ceca passando per Romania, Ungheria e - in pratica - tutti i paesi che facevano parte dell’ex Jugoslavia.
Piazza Dante si muove sul mercato estero attraverso «Finest», la finanziaria degli imprenditori del nord-est, nata nel 1991, e creata con lo scopo di agevolare lo sviluppo delle attività economiche e della cooperazione internazionale nel territorio. Il grosso della partecipazione azionaria di Finest è detenuta dal Friuli Venezia Giulia, il 12,68 per cento è nelle mani della Regione Veneto, mentre la Provincia di Trento - alla data del 31 dicembre 2009 - ne possedeva un 1,20%.
L’interessamento della Provincia ai mercati esteri avviene attraverso joint venture concordate con gli altri soci in Finest. Alcuni di questi accordi finanziari hanno lo scopo dichiarato di sostenere imprese locali nella loro attività di internazionalizzazione. E’ il caso, ad esempio, degli investimenti in Bulgaria della Petrolvilla & Bortolotti; dell’attività in Polonia della Precompressi Valsugana o della presenza in Romania della Tassullo spa. La cifra totale degli investimenti esteri di Finest ammonta a 64 milioni di euro, con 120 società partecipate con una netta prevalenza per la Romania, cui seguono Russia e Serbia.
Va detto che il grosso delle partecipazioni provinciali è concentrato ovviamente in società locali o nazionali, strumentali agli obiettivi di politica economica e gestione amministrativa che la Provincia intende perseguire. Quelle controllate da Piazza Dante sono 14, da Tecnofin (che possiede a sua volta 15 partecipazioni in altrettante società) a Trentino Sviluppo (che privilegia nettamente occuparsi di funivie, sostenendo con importanti immissioni di denaro ben sette aziende locali di impianti a fune). Tra le altre c’è la Trentino Trasporti, Itea, Trentino Network o Patrimonio del Trentino.
Le società italiane in cui la Provincia semplicemente detiene partecipazioni (senza però controllarle) sono invece nove: Aeroporto Catullo (che a sua volta partecipa all’azionariato di altri aeroporti); A22; Cassa Centrale Banca; Finest; Interbrennero; Mediocredito (con partecipazioni, tra le altre, anche nell’Hotel Lido Palace e nell’Alto Garda Servizi spa), Set distribuzione, Str e Tunnel del Brennero.
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