FIEMME

Fiemme, al bando le auto: in strada solo bici e pedoni 

Un successo la giornata senza traffico che si è svolta a Predazzo e Cavalese. Presente anche il vagone di Transdolomites per promuovere l’idea del treno


di Francessco Morandini


FIEMME. Una giornata di sole (finalmente) quasi afosa, ha accolto i fiemmesi, e non solo, che si sono riversati in strada fra Predazzo e Cavalese, per condividere una domenica senza motori, se non quello, al massimo, delle biciclette a pedalata assistita. Dal primo mattino bici, skiroll, skateboard e molti pedoni hanno affollato, è il caso di dire, la statale 48 fra Ziano e Cavalese, mentre da Ziano a Predazzo si è dovuto percorrere la strada di campagna. Strade senza traffico quindi? Macchè, in alcuni casi ci sarebbero voluti i vigili urbani per dirigere il traffico di bici.

A Predazzo la piazza è stata gestita dalla banda civica e dal circolo tennis che ha proposto un minicampo di tennis a beneficio dei più piccoli. A Ziano incontriamo un plotone di marciatori in maglia gialla. Sono quelli della “corsa in compagnia”. A Panchià la fermata degli autobus davanti al municipio è stata occupata dagli stand delle associazioni, mentre a Tesero la piazza si è trasformata in una grande festa, urbana piuttosto che campestre, con un campo da hockey in mezzo alla strada, stand, giochi per grandi e piccini, proposte gastronomiche, e Radio Fiemme a trasmettere la manifestazione in diretta dalla piazza.

A Cavalese, l’altro estremo di questo fiume di ruote, la via Bronzetti è totalmente occupata. Anche qui agli stand delle associazioni si alternano i ristori, dal pranzo degli alpini alle leccornie che propongono alcune associazioni. All’inizio della via, quasi a ricordare che non basta una giornata senza auto per cambiare registro quando si parla di mobilità alternativa, il vagone di Transdolomites con la possibilità di farsi fotografare al finestrino di un ideale treno Trento-Penia. Lo slogan di Transdolomites dice tutto: “una ferrovia = -traffico + ecologia”.

A presidiare il treno virtuale, che quest’estate i turisti troveranno anche in Fassa e in val di Cembra, il presidente Massimo Girardi che annuncia battaglia, lamentando le mancate promesse degli amministratori provinciali. In mezzo alla via, invece, si gioca a hockey su asfalto, si prova a suonare gli strumenti della banda, ci si esercita nella pallamano e i bambini si sbizzarriscono in un laboratorio con la Coop Oltre. Le associazioni sono tante, anche se l’assessore di Predazzo Giovanni Aderenti, con la bici del bike sharing di Predazzo, ha l’impressione che ci sia meno partecipazione delle associazioni. Forse sono state tenute lontane dal cattivo tempo degli ultimi due anni, commenta, sottolineando però il grande spirito di festa che si respira. Fatto sta che questa volta Giove pluvio è stato magnanimo e non ha compromesso quella che è davvero una festa delle famiglie e dei bambini, innanzitutto. Poi ci sarà tempo per discutere e riflettere davvero sulle nuove forme di mobilità. Per oggi, sembrano dire un po’ tutti, godiamoci la valle senza auto. (f.m.)

 













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