Fiavé, al Museo 13 mila visitatori
Buono il bilancio dei primi sei mesi di apertura: le palafitte attirano dai turisti alle scuole
A sei mesi dall’apertura, è positivo il bilancio del Museo delle Palafitte di Fiavé: 13.000 i visitatori, sia dai dintorni che dalle località turistiche del Garda e della Rendena. Il museo ha riscontrato l’interesse e la curiosità del pubblico che ha apprezzato in particolare modo la completezza delle informazioni, il coinvolgente percorso espositivo e la presentazione in maniera immediata e giocosa, seppure con rigore scientifico, del contesto palafitticolo che caratterizza il sito archeologico. Molti i commenti entusiasti da parte di visitatori affascinati dalla ricchezza dei temi trattati e dalla unicità dei reperti esposti. L’interesse è stato rafforzato dall’inserimento delle palafitte di Fiavé e Ledro nella Lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco.
L’afflusso di turisti è stato notevole, sia dalle Terme di Comano, ma anche da altre zone del Trentino, in particolare dal Garda e dalla Val Rendena, a dimostrazione che la nuova realtà museale è entrata a tutti gli effetti tra le attrattive del territorio. Ha colpito i visitatori la possibilità di approccio a diversi livelli, la ricostruzione della vita sull’acqua degli antichi abitanti dei villaggi palafitticoli e il percorso espositivo del museo nel suo insieme con i preziosi reperti, gli apparati multimediali e le minuziose ricostruzioni. Efficace si è rivelata la collaborazione con le realtà che operano sul territorio, dal Comune alla Pro Loco di Fiavé, l’Apt Terme di Comano Dolomiti di Brenta, oltre alle associazioni locali che attraverso attività specifiche e iniziative per il pubblico hanno reso il museo un punto di riferimento culturale per le Giudicarie. Hanno riscosso particolare successo i laboratori, le attività rivolte alle famiglie e le visite guidate che hanno permesso ai visitatori di immergersi nel contesto palafitticolo, seguiti dagli archeologi. Il valore aggiunto di queste iniziative è la possibilità per chi vi partecipa di confrontarsi con chi effettua la ricerca sul campo. Ottimi riscontri anche per il progetto didattico avviato dai Servizi Educativi nel corso del passato anno scolastico con l’Istituto Comprensivo Giudicarie Esteriori, volto alla conoscenza del patrimonio archeologico locale nell’ottica di sviluppare la percezione del bene culturale come ricchezza inestimabile per tutta la comunità. Il progetto ha coinvolto inoltre 500 alunni di tutte le classi delle scuole primarie di Fiavé, Rango, San Lorenzo in Banale, Campo Lomaso e Stenico, oltre ad un gruppo di ragazzi della scuola secondaria di Ponte Arche che hanno preso parte al progetto con entusiasmo e molta creatività e realizzato lavori - disegni, collage, manufatti d’argilla, modellini – esposti al museo in occasione dell’inaugurazione. Attività che saranno riproposte con il nuovo a nno scolastico.