FI, unità a denti stretti: «Il presidente tocca a noi» 

Biancofiore: «Saranno Berlusconi e Salvini a decidere chi guiderà la coalizione» Il neo coordinatore Perego: «Noi gli autonomisti veri, il M5s rappresenta il nulla»



TRENTO. Forza Italia attraverserà pure un momento non facile sul piano dell’unità interna ma, stringendo i denti, manda un segnale forte e chiaro alla coalizione: «Nel nord Italia c’è sin troppa Lega per quanto riguarda i governatori. In Trentino abbiamo il diritto-dovere di chiedere la candidatura per la presidenza della Provincia. Saranno Berlusconi e Salvini a decidere, ma noi rivendichiamo un segnale in questo senso» ha scandito per bene la parlamentare/coordinatrice regionale Michaela Biancofiore.

Lungo incontro quello andato in scena ieri pomeriggio, tramutatosi in una sorta di terapia di gruppo in un partito che lotta per riavere il proprio peso specifico in un panorama politico, oggi più che mai, a trazione leghista. Al tavolo si è presentata anche la senatrice Donatella Conzatti (non invitata per recenti ruggini con Biancofiore) ma decisa a farsi sentire, in tutti i sensi, e apparsa molto motivata. Giacomo Bezzi resta sull’aventino, Giorgio Manuali non si è più fatto vedere dopo che gli è stato preferito Maurizio Perego ma il partito, conscio che il centrodestra sta vivendo un magic moment anche in Trentino pare deciso a compattarsi.

Michaela Biancofiore quando tocca le corde dell’entusiasmo non si risparmia di certo: «Il nostro motto per questa campagna elettorale? Meno “fighette”, più descamisados. Ragazzi via quelle cravatte, mettete le scarpette da ginnastica. Siamo gli azzurri, la squadra Italia della politica. Siamo attrattivi, troviamo tanti sindaci interessati a noi. Faremo feste di piazza, organizzeremo molti di quei gazebo che abbiamo inventato noi, quando la Lega era al 4 per cento. Saranno i cittadini a dirci i temi che stanno loro a cuore» spiegava la coordinatrice sfoggiando una t-shirt azzurra che verrà personalizzata con gli hashtag delle diverse località trentine.

Al tavolo con Biancofiore, in una tenuta rosa stranamente simile, la senatrice Elena Testor e la capogruppo in Provincia Manuela Bottamedi, apparse convinte di tenere una linea il più possibile unitaria. L’altra senatrice, Donatella Conzatti, ha assunto un ruolo di maggior stimolo nei confronti della coordinatrice. Le due parlamentari non si sono risparmiate alcune frecciate in pubblico ma, alla fine, hanno convenuto sul fatto che Forza Italia deve essere attenta ad includere piuttosto che ad escludere. Il riferimento agli assenti era palese ma per Biancofiore il problema sarebbe più correttamente identificato in «un’autoesclusione».

Vedremo come si evolverà il rapporto tra caratteri sicuramente forti, ma non c’è dubbio che anche Maurizio Perego abbia voluto mandare segnali politici tutt’altro che esili: «A mio avviso litigare sui giornali è taffazziano. Ora ci si deve concentrare sul fare politica. Siamo noi i veri autonomisti, qui c’è degrado. Non si può solleticare solo la pancia ma vanno fatti arrivare dei messaggi anche al cervello. Il Movimento Cinquestelle è il nulla della politica. D’altra parte risolvere solo i problemi non è fare politica, serve avere visione». Ecco, Forza Italia in questo centrodestra vuole avere un diritto che non sia solo quello di tribuna. E alza la voce, anche mettendo di lato gli screzi interni.(g.t.)













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