FESTIVAL ECONOMIA 2011Trento, Bauman chiude tra gli applausi: "I confini della libertà economica si stanno restringendo"
Il noto sociologo ha chiuso tra gli applausi All'Auditorium Santa Chiara l'edizione 2011 del Festival dell'Economia dopo quattro giorni di intensi dibattiti e grande partecipazione
TRENTO. La chiusura della sesta edizione del Festival dell'economia di Trento è segnata dagli interventi di alcuni tra gli studiosi più influenti degli ultimi anni. Particolarmente attesa la lectio di Zygmunt Bauman, professore di Sociologia dell'università di Leeds e di Varsavia e padre della teoria della "modernità liquida" ("L'esclusione sociale non si basa sull'estraneità al sistema produttivo, ma sul non poter comprare l'essenziale").
Secondo Bauman, che nel suo intervento ha citato Antonio Gramsci, "oggi i confini della libertà economica si stanno restringendo e le regole che governano il mondo non sono più applicabili".
A tenere banco a Trento è anche il leader della Cgil, Susanna Camusso. Alla tavola rotonda dedicata a Stato, mercato e protezione sociale", la Camusso ha spiegato che Fiat "ha intenzione di continuare a lavorare solo se riuscirà a fare da sé le regole" e ha poi ammonito: "Oggi nessuno si dedica a pensare a cosa realmente ha bisogno questo Paese e quali possono essere le sue prospettive".
Il leader della Cgil ha poi puntato l'attenzione sugli stipendi dei manager chiedendosi "perché meritano 1.500 volte quello che percepisce un lavoratore". Analisi anche su Fincantieri: "Se in Campania chiude un cantiere - ha spiegato la camuso - l'altra ipotesi si chiama Camorra. E non puo' essere una prospettiva".
Anche l'acqua, a una settimana dal referendum, resta al centro degli incontri del Festival dell'economia. Claudio De Vincenti, docente di Economia politica all'Università "La Sapienza" di Roma, ha spiegato che circa il 32% delle risorse idriche italiane viene sprecato. "Su cento litri di acqua in Puglia se ne perdono 87, in Trentino 27. Circa il 15% della popolazione italiana - ha concluso il docente - è priva di un servizio fognario e vi è una mancata depurazione pari al 30%. Un quadro che evidenzia come l'infrastrutturazione in Italia è fortemente in ritardo".
Sul fronte internazionale gli economisti hanno fatto luce sull'area Mediterranea e sugli investimenti italiani che nella sponda Sud "sono solidi". Per Gregorio De Felice, presidente dell'Associazione italiana degli analisti finanziari (Aiaf), servirebbe però "un'alleanza costruttiva tra Italia, Francia e Spagna per contrastare gli interessi cinesi e statunitensi nell'area". Tra gli interventi da segnalare anche quello dell'economista cileno Manfred A. Max-Neef che ha lanciato una sorta di appello: "Lo scopo dell'economia è servire le persone, e non far sì che le persone servano l'economia".