Festival dell'Economia: arrivano Renzi, Visco e due premi Nobel
La kermesse parte questo pomeriggio e continua fino al 2 giugno: previsti gli interventi di Stiglitz e Krugman, dei ministri Padoan e Franceschini e un insolito duetto Elio-Wertmuller
TRENTO. Premi Nobel e studiosi di fama internazionale, e politici di primo piano, come il premier Matteo Renzi e il ministro Padoan: sarà un'altra edizione di grande lustro quella del Festival dell'Economia di Trento che andrà in scena da questo pomeriggio alle 15 e 30 (quando è prevista l'apertura in sala Depero, nel palazzo della Provincia) al 2 giugno e che sarà dedicato al tema della Mobilità sociale.
Come da tradizione, il Festival si aprirà e si chiuderà con le conferenze di due premi Nobel per l'Economia: questo pomeriggio alle 18 e 30 all'Auditorium Santa Chiara interverrà il professore Joseph E. Stiglitz, mentre il 2 giugno sarà la volta del professor Paul R. Krugman.
Nella giornata di apertura anche l’ironia di Alessandro Bergonzoni, che al Teatro Sociale presenterà il suo monologo: "Per non fare economia di energia, interiore". Il tema della disuguaglianza è al centro del dibattito politico, ma fino ad oggi sono state modeste le proposte concrete per ridurla. Sempre questa sera - al Muse, ore 20 e 30 - è previsto l'incontro con Alex Zanardi.
Su questo delicatissimo tema offrirà il suo punto di vista l'economista Anthony Atkinson sabato 30 maggio, mentre Thomas Piketty della Paris School of Economics illustrerà quali siano le dinamiche che guidano l'accumulazione e la distribuzione del reddito, tracciando una sorta di storia mondiale della disuguaglianza. Martin Wolf, editorialista del Financial Times, presenterà, invece, il suo ultimo libro, The Shifts and the Shocks, in cui analizza le cause delle crisi finanziarie e il modo in cui sono state affrontate.
Da segnalare, sempre nella giornata del 30 maggio, anche un insolito confronto sulle difficoltà dei giovani ad entrare nel mondo del lavoro fra Elio, quello delle "Storie tese" e la regista Lina Wertmüller.
In Germania, al contrario di altri paesi, la disoccupazione giovanile non è aumentata durante la recessione. Per esaminare i punti di forza e di debolezza del modello tedesco, sarà a Trento, il 31 maggio Heike Solga, direttrice del dipartimento “Educazione e mercato del lavoro” presso il Wissenschaftzentrum Berlin für Sozialforschung. L'assenza di diritti politici e sociali per la maggioranza povera del pianeta è uno dei maggiori ostacoli alla mobilità sociale. È il tema al centro della relazione dell'economista americano William Easterly, in programma il primo giugno. Lo stesso giorno il professore Stephen P. Jenkins, della London School of Economics, parlerà dell'evoluzione della mobilità sociale e delle recenti tendenze e differenze tra nazioni.
Il primo giugno arriverà anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, per un confronto aperto sui vincoli e le opportunità della fase che attraversiamo mentre il ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini interverrà al Museo di Scienze di Trento per parlare del rapporto fra “sapere” e benessere economico.
La crisi economica può essere l’occasione anche per tornare a riflettere sulle lacune e gli errori commessi negli ultimi decenni. Su questo lo speech, il 2 giugno, del Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco. Ci sarà anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi (la data esatta e l’ora dell’incontro sono in via di definizione).