la disfida a trento

Feste vigiliane: alla fine la polenta va ai Ciusi

Ai Gobj trentini resta (per ora) il vantaggio sulla classifica generale: 19 sfide vinte contro 17 


di Claudio Libera


TRENTO. Sono bastati molti secondi meno dei 60 concessi dopo le sfide iniziali l’assalto finale per conquistare, dopo quella del 2019 anche la polenta del 2021. Così i feltrini Ciusi, rompendo il cerchio dei 33 trentini Gobi, si sono conquistati il paiolo che dopo il giro d’onore in piazza hanno versato sul grande tagliere posto sul palco, dove il sindaco Franco Ianeselli, insieme al vicesindaco Roberto Stanchina ed al presidente della Pro Loco di Trento Marco Lazzeri, ha consegnato al loro re il gonfalone delle Feste Vigiliane, insieme al trofeo.

Ai trentini Gobj, nuovamente sconfitti, l’onore delle armi, le bollicine doc e la soddisfazione momentanea di essere ancora in vantaggio per 19 a 17 nel computo totale delle sfide sin qui disputate.

Aperti i cancelli dell’anfiteatro di Piazza Fiera alle 19.30, la gente, “affamata” di uscire di casa in attesa che da domani tutto torni normale in Italia, si è goduta lo show “Panem ed circenses”, coi conduttori Gabriele Biancardi e Laura Paolazzi.

Ovvero, i segreti della Disfida di Maura Pettorruso e Stefano Pietro Detassis.

La disfida dei Ciusi-Gobj non ha bisogno di essere presentata: da decenni fa parte della tradizione popolare trentina e, da decenni, attira un pubblico appassionato e caloroso. Ma dietro a questa energica competizione, si nasconde una storia che si mescola di realtà e fantasia, una storia che, per qualche letterato del XIX secolo, inizia addirittura con l'epoca etrusca. Perché i Ciusi si chiamano Ciusi? E perché i Gobj si chiamano Gobj?

La polenta va ai Ciusi: a Feltre la disfida trentina

Sono bastati molti secondi meno dei 60 concessi dopo le sfide iniziali per conquistare, dopo quella del 2019 anche la polenta del 2021. Così i feltrini Ciusi, rompendo il cerchio dei 33 trentini Gobi, si sono conquistati l'ambito paiolo

E le strozere, erano da sempre così come le conosciamo? La lettura ha percorso i secoli, cercando di svelare qualche mistero ed è approdata ai nostri giorni, all'immancabile ed instancabile lavoro dei volontari della Pro Loco di Trento. Alle 20.30, da piazza Cesare Battisti è partito il corteo dei Gobj disposti su due file; alle 20.40 da piazza Vittoria, invece, quello dei Ciusi; una volta in piazza Fiera, c’è stata la consegna da parte degli arbitri alle Strozere di farina, sale e cannarola.

A questo punto, per la prima volta – oggi è stato un susseguirsi di prime volte per il sindaco Franco Ianeselli – il sindaco ha acceso il fuoco, coadiuvato dalle strozzere e da tre ragazzini anche loro al debutto in piazza.

Alle 21, circa, gli arbitri hanno provveduto a ritirare le armi e di seguito con le fazioni schierate ci sono state le premiazioni. Premiati dal presidente del Centro Santa Chiara Sergio Divina, i vincitori del Palio dell’Oca 2021; al primo posto Spini di Gardolo (con tutto l’equipaggio); al secondo posto Bolleri (con un rappresentante); al terzo posto Sopramonte (solo un rappresentante).

Successivamente alcuni premi sono stati consegnati a persone che si sono contraddistinte nell’anno per l’aiuto e l’attenzione rivolta alla Pro Loco di Trento e precisamente: Chiara Defant (progetto corteo storico con scuole ed università); Roberto Giordano (videomaker che si occupa di tutti i video); Dario Bertoluzza (grafico); Gabriele Biancardi e Laura Paolazzi (conduttori da anni della Disfida); Nicola Zontini (sindaco di Storo ex presidente della Pro Loco locale che da anni collabora attivamente).

Alle 21.15, l’inizio della prima prova di forza con il tiro alla fune; 12 Ciusi e 12 Gobj, conquistata dai trentini per 2 a 1. Alle 21.30, seconda prova di forza, il cerchio e qui le cose si sono messe subito alla pari per concludersi con un vantaggio dei Ciusi che così hanno fatto in modo che il tempo dell’assalto finale rimanesse nel canonico minuto totale. I Gobj si sono posizionati a cerchio e le catene ciuse hanno iniziato a cercare di guadagnare avvantaggi. L’attacco definito con 2.20 di pausa e 10 secondi di tiro, è stato come da regolamento dinamico e veloce.

Gli unici autorizzati a parlare agli arbitri sono stati i due re. Alle 22, trasmissione del video della Pro Loco, per dare tempo ai contendenti di tirare il fiato e quindi l’attacco finale, come detto vinto dai feltrini Al termine, i vincitori si sono trasferiti sul palco sul quale tra lanci di coriandoli e tante bollicine ad annaffiare, la festa è diventata davvero di tutti.

I vincitori hanno ritirato i premi: quello messo a disposizione dalla ditta Andreatta & Nicoletti, consegnato dal vicesindaco Stanchina; il Palio di San Vigilio, consegnato dal sindaco Ianeselli ed il bottiglione celebrativo messo a disposizione dalla cantina Bellaveder, consegnato dal presidente della Pro Loco Marco Lazzeri.













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