Festa della Liberazione, Ianeselli: «La Resistenza non è finita»
Il sindaco: «L’impegno dei partigiani nella costruzione di uno spazio di pace sovranazionale non può considerarsi esaurito»
LE IMMAGINI: Alle celebrazioni con le autorità anche un gruppo di ucraini
TRENTO. “La Resistenza non è finita”. Lo ha detto il sindaco Franco Ianeselli nel suo discorso oggi per la festa del 25 aprile, definendo la guerra in Ucraina come “una sconfitta non solo per l’Europa, non solo per gli organismi internazionali che dovrebbero aiutare a dirimere pacificamente i conflitti prima della loro deflagrazione”, ma anche “come ha dichiarato di recente lo scrittore Nicola Lagioia, la manifestazione del “fallimento della specie umana” oltre che l’evidente dimostrazione che “la democrazia è molto meno contagiosa del previsto”.
“Lo sappiamo bene: questa non è certo la prima guerra da settantasette anni a questa parte. Eppure mai come in questo momento sentiamo una spaventosa minaccia incombere su di noi, mai come in questi giorni ci rendiamo conto che gli equilibri costruiti a fatica nella seconda metà del secolo scorso si sono pericolosamente incrinati, che un pretesto qualsiasi potrebbe portare a conseguenze inimmaginabili”.
“La verità – ha aggiunto – è che l’impegno dei partigiani nella liberazione dell’Italia e nella costruzione di uno spazio di pace sovranazionale non può considerarsi esaurito. Il cantiere della democrazia, che forse abbiamo trascurato, il ponte sull’abisso che è stata l’idea degasperiana della “patria Europa” hanno bisogno di urgenti e consistenti manutenzioni. Perché, come ci ha ammonito Norberto Bobbio, “la Resistenza non è finita”“.
La cerimonia del 25 aprile è stata baciata dal sole con una bella partecipazione di popolazione. Dopo la messa in ricordo dei Caduti nella chiesa di San Francesco Saverio, la deposizione delle corone alle lapidi di via Belenzani, al monumento ai Caduti di piazza della Portela, quindi in Galleria dei Partigiani ed in piazza Pasi, la cerimonia ufficiale di commemorazione nel salone di rappresentanza di Palazzo Geremia.
Con il saluto del sindaco Franco Ianeselli, del vicepresidente del Consiglio regionale Mario Tonina, del presidente dell'Anpi Mario Cossali e del direttore del Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi. L'introduzione affidata alla Corale Bella Ciao mentre il corteo cittadino è stato guidato dal Corpo musicale Città di Trento. C.L.
C.L.