Ferrazza ci prova: «Riapriamo i tribunali»

Incontro con il ministro Cancellieri: «Disponibile a rivedere il decreto». Tione, chiesta proroga più lunga



TRENTO. «Il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri si è reso disponibile a disporre con urgenza le modifiche necessarie al provvedimento firmato il 13 settembre sia per concedere il prolungamento del periodo di deroga, sia per rivedere le funzioni individuate, con l'obiettivo di ripristinare le operatività e di garantire sempre migliori servizi ai cittadini». Così il sottosegretario agli Affari regionali ed Autonomie, Walter Ferrazza, che l’altro ieri ha incontrato il ministro a Roma. Un incontro che potrebbe cambiare le cose circa la chiusura dei tribunali periferici trentini. ferrazza infatti invierà ora al ministro un vero e proprio elenco di richieste di modifica del decreto, a partire dal prolungamento della proroga di sei mesi disposta nei confronti del tribunal di Tione, unico momentaneamente a salvarsi dalla scure della spending review. I sei mesi, questa la richiesta che Ferrazza formulerà alla Cancellieri, potrebbero diventare molti di più, anche 18. Non solo: si chiederà anche di allargare le maglie dei procedimenti trattabili, non solo quelli pendenti ma anche atti tavolari e la cosiddetta “giurisdizione volontaria”, cioè anche procedimenti successivi alla chiusura relativi a eredità e separazioni.

Fin qui le richieste su cui Ferrazza si dice convinto di poter ottenere un ok del ministro Cancellieri. Poi c’è però la questione di fondo, la chiusura già avvenuta dei tribunali di Cles, Cavalese e Borgo. L’obiettivo del sottosegretario non facile: ottenerne la riapertura, magari non quello di Borgo, piuttosto quelli più distanti dal capoluogo, per morfologia del territorio e mancanza di collegamenti. Dice Ferrazza che la linea di fondo deve essere quella di vedere come risponderà il territorio alla chiusura delle sedi distaccate: con il governo insomma pronto a tornare sui suoi passi se si dovesse verificare che alcune scelte sono, nei fatti, sbagliate. Non si tratta di una prospettiva semplicissima da concretizzare, ma se si dovesse cambiare il quadro complessivo potrebbe diventare più praticabile. E il quadro è quello della collaborazione Stato-provincia, con l’ulteriore delega di competenze amministrative (a partire proprio dalla giustizia) richiesta ancora da Dellai a Monti oltre un anno e mezzo fa, senza però che dal governo sia mai arrivata una risposta. Ferrazza però ci crede. «Questo governo sta dando riposte concrete alle richieste dei territori - afferma il sottosegretario alle Regioni - intanto abbiamo incassato la deroga per alcune sezioni distaccate, compresa quella di Tione, ora c’è la disponibilità del ministro a modificare il decreto per quanto riguarda la tempistica e le funzioni. Poi, certo, ridiscutere grosso è un bersaglio grosso: non sarà facile, ma garantisco che questa partita verrà giocata in maniera assolutamente oggettiva, con scelte che alla fine andranno comunque a vantaggio dei cittadini».

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