Fermato dai carabinieri con 21 bici rubate nel furgone
I veicoli erano usati ma di pregio: 60 mila euro il valore. Già individuati quasi tutti i proprietari grazie alle foto allegate alla denuncia, alla targa o al numero di telefono del venditore sotto la sella
TRENTO. È di circa 60 mila euro il valore delle biciclette rubate rinvenute dai carabinieri nella notte tra martedì e ieri all’interno di un furgone fermato per un controllo, nei pressi della Vela. Un cittadino aveva notato uno strano movimento attorno al veicolo, scorgendo un gran numero di veicoli all’interno, e aveva avvisato gli investigatori. I militari hanno fatto il resto, agendo con grande efficacia e tempestività.
È stato identificato e denunciato un cittadino tunisino, residente a Roma, che era alla guida del mezzo e che ha dichiarato di trasportare le due ruote per conto di altri.
Nel furgone c'erano, smontate e impacchettate a regola d’arte con della pellicola, ben 21 bici, tutte usate ma di grande pregio. Che si trattasse di un furto è parso quasi subito chiaro, anche grazie all’intervento di un militare appassionato di ciclismo che, seppure in ferie, ha raggiunto i colleghi per dare la propria consulenza. Secondo una stima fatta dagli stessi carabinieri, i modelli oscillavano dai 1.000 ai 10.000 euro di prezzo di listino. La media era di 2.500 euro a veicolo.
I carabinieri, oltre a denunciare l'uomo, sono riusciti a risalire già nella notte a due dei ciclisti derubati, che avevano fatto denuncia: chiamati verso mezzanotte, nonostante l’ora si sono precipitati in caserma, comprensibilmente felici, per farsi restituire i mezzi.
Tra questi, oltre a “comuni” bici da corsa e mountain bike, anche mezzi di elevato valore, come una mountain bike a pedalata assistita (il cui proprietario è stato tra i primi ad essere contattati) e una bici da corsa di un turista svizzero del valore di circa 10.000 euro.
Il giovane tunisino è stato quindi denunciato per ricettazione ed è dovuto rientrare a casa, naturalmente, senza il furgone: il mezzo, al pari delle biciclette, è stato sequestrato in quanto utilizzato per il trasporto di merce rubata.
Nella giornata di ieri è proseguita l’attività di identificazione dei legittimi proprietari delle bici: ne è stata individuata la gran parte (ieri sera ne mancavano sette) e molti si sono già recati presso la caserma di via Barbacovi per la restituzione.
L’operazione ha dimostrato l’utilità dell’azione di controllo del territorio compiuta quotidianamente - anche nelle ore notturne - dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile, guidati dal capitano Azzalini. All’atto della denuncia, in alcuni casi erano state allegate le foto dei mezzi, ma utile per risalire ai proprietari si è dimostrata anche la presenza, sotto il sellino, del numero telefonico del negozio dove erano state acquistate. Una bici elettrica da 2 mila euro, inoltre, aveva la targa (la punzonatura è consigliata, ma si può effettuare solo per le bici non in carbonio) e il proprietario l’aveva già inserita su un sito che aiuta a ritrovare le bici rubate. I proprietari, tutti di Trento tranne un roveretano, le tenevano in cantina o in strada.